L'intrusione è avvenuta il 4-5 agosto ed è stata "rapidamente contenuta".
Non è stata presentata alcuna richiesta di riscatto.
NEUCHÂTEL - La banca cantonale di Neuchâtel (Banque cantonale neuchâteloise, BCN) è stata vittima di un attacco informatico: sono stati sottratti indirizzi di posta elettronica.
L'attacco non ha colpito l'infrastruttura bancaria - come la piattaforma di e-banking - o altri sistemi sensibili, ha indicato la portavoce Marie-Laure Chapatte all'agenzia Awp. L'intrusione è avvenuta il 4-5 agosto ed è stata «rapidamente contenuta». Non è stata presentata alcuna richiesta di riscatto.
Stando all'istituto un hacker non identificato è riuscito a sfruttare una falla, nel frattempo chiusa, nel sito web della BCN. «Abbiamo poi chiamato un esperto esterno per avere un'analisi più completa della situazione», ha spiegato l'addetta stampa. La banca si ritiene sufficientemente protetta contro il pericolo di un attacco informatico.
I dati potenzialmente rubati sono 1500 indirizzi e-mail - a volte combinati con nome e cognome - provenienti da moduli di contatto. In parte queste informazioni sono piuttosto vecchie, alcune risalgono al 2012. In un comunicato la banca si scusa con coloro che potrebbero essere colpiti dal problema.
«A causa della scarsa qualità dei dati, abbiamo dovuto astenerci dal contattare gli individui potenzialmente interessati perché non sempre siamo stati in grado di identificarli», ha proseguito Chapatte. «Abbiamo trovato difficile avvicinarli via e-mail, tanto più che raccomandiamo ai clienti di diffidare di questo mezzo di comunicazione». La BCN si dice in grado, su richiesta, di identificare le persone potenzialmente interessate.
L'informazione era stata pubblicata martedì solo sul sito web della BCN ed era passata finora inosservata. «Annunciando questo attacco pubblicamente, anche se non c'era nessun obbligo regolamentare di farlo, abbiamo voluto mostrare trasparenza, allertare la popolazione e aumentare il livello di vigilanza», ha detto l'addetta alla comunicazione.
Gli attacchi cibernetici ad aziende svizzere sono aumentati negli ultimi mesi. Il più importante ha interessato il servizio di confronti online Comparis, che ha pagato il riscatto richiesto dagli hacker per riottenere l'accesso ai dati criptati. Nel mirino dei criminali (per quanto si sappia pubblicamente) sono finiti fra l'altro anche il fornitore farmaceutico argoviese Siegfried e il produttore di materiale rotabile turgoviese Stadler Rail. Nell'autunno del 2020 il gigante orologiero Swatch ha impiegato più di due settimane per riprendersi completamente da un attacco informatico. Ad essere aggredite non sono peraltro solo le aziende: il comune di Rolle (VD) ha confermato di essere stato vittima in maggio di un attacco su larga scala, dopo la pubblicazione di diversi articoli di stampa.