Otto mesi per la "schiava sessuale" che ha ferito il suo "padrone" dopo che l'aveva bloccata in casa.
Per la Corte si è però trattato di un grave tentativo di aggressione.
ZURIGO - Un gioco erotico finito in maniera imprevista. È quanto accaduto un anno fa in un appartamento di Zurigo.
Qui, come riposta il Blick, quello che doveva essere un incontro sessuale a sfondo sadomaso, è diventato altro, sfociando nel sangue. Improvvisamente, la "schiava" Reni O.* (28) si è trovata a imbracciare un'arma da taglio lunga 35 centimetri.
L'inizio di questa vicenda è bizzarro. Reni O., di professione stilista, si è presentata con un abito insolito su richiesta del suo "master" Oskar L.*. «Come da accordi, indossava un vestito strappato, bretelle e un bavaglio», scrive il pubblico ministero nel suo atto d'accusa.
«Sono andata nel panico» - Nell'appartamento si è consumato l'atto sessuale come concordato tra la "schiava sottomessa" e il suo "padrone". Quando Oskar ha cercato di restituirle il favore praticandole del sesso orale, le cose sono sfuggite di mano. Reni O., che non se la sentiva, ha chiesto 150 franchi per le spese e per tornare subito a casa (era arrivata in treno).
Ma Oskar L. non ha solo rifiutato, ha anche chiuso la porta a chiave. A quel punto la "schiava" ha afferrato una lama decorativa appesa alla parete e l'ha brandita a pochi centimetri dal volto dell'uomo. Quindi l'ha colpito al collo infliggendogli una lieve ferita.
«Quando mi ha bloccata in casa ed è venuto da me sono andata nel panico», ha singhiozzato ieri l'imputata davanti al tribunale di Zurigo. «Ero completamente nuda e volevo solo minacciarlo, non ferirlo». Dopotutto, in precedenza, l'aveva picchiata con forza.
Per la corte non è auto difesa - «Era in una situazione di legittima difesa» ha confermato il suo avvocato chiedendone l'assoluzione. Il verdetto: otto mesi per il tentativo di aggressione grave dolosa. La donna, non soddisfatta, ha lasciato l'aula mentre veniva pronunciato il verdetto.
Il procedimento contro Oskar L. - anche lui aveva ferito la donna - sono stati sospesi in quanto nel frattempo deceduto.
*Nome fittizio