Una perizia psichiatrica fatta sul 45enne olandese ha attestato una sua scemata responsabilità al momento dei fatti.
L'uomo, giunto in Svizzera per fornire prestazioni sessuali alla vittima, aveva pugnalato a morte il 62enne nel maggio del 2016 ed era in seguito scappato in Thailandia.
SAN GALLO - Il tribunale cantonale di San Gallo ha ridotto a 10 anni di prigione la pena inflitta a un olandese di 45 anni per l'assassinio di un 62enne, nel maggio 2016 a Lichtensteig (SG). In prima istanza, era stato condannato a 14 anni di carcere.
Il tribunale cantonale ha confermato la sentenza, ma ha ridotto la pena perché una perizia psichiatria ha attestato la scemata responsabilità al momento dei fatti. L'accusa aveva chiesto 14 anni e due mesi di prigione. La difesa ha invocato l'omicidio passionale e ha chiesto una condanna di al massimo 36 mesi di carcere. La sentenza non è ancora entrata in vigore.
L'imputato aveva conosciuto la vittima nel marzo 2016 in Thailandia attraverso una piattaforma internet. È venuto in Svizzera su richiesta per fornire prestazioni sessuali alla vittima. La sera del 2 maggio 2016, il 62enne ha preteso pratiche sessuali che l'imputato non ha gradito. La vittima gli ha fatto sniffare i "popper", sostanze vasodilatatrici usate anche per scopi ricreativi e psicosessuali.
L'imputato è andato in cucina per bere dell'acqua, ha visto un coltello, l'ha afferrato ed è tornato nel soggiorno dove ha pugnalato a morte l'uomo. L'olandese è poi fuggito con 8500 franchi in Thailandia dove è stato arrestato nel giugno 2016.
In prima istanza, l'imputato era stato condannato a 14 anni di prigione per omicidio. L'accusa aveva chiesto 15 anni e mezzo di prigione. La difesa ha poi fatto ricorso, sostenendo che si trattava di un omicidio passionale e non di un assassinio.