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Le storie di chi non può vivere senza l'auto, e in questi giorni si trova alla disperazione: «Rischio l'Assistenza».
Fra chi rinuncia al cibo (e alle verdure) e chi a Netflix c'è anche chi ricorre ai proverbiali “estremi rimedi”.
ZURIGO - La soglia dei 2 franchi al litro è a pochissimi centesimi, in diverse distributori svizzeri il diesel l'ha ormai già sforata.
Il caro-benzina, che secondo molti continuerà a peggiorare anche perché c'è di mezzo la questione Ucraina, è una preoccupazione vera e fortemente percepita dalla popolazione elvetica. Lo sa bene chi non guadagna tantissimo e usa quotidianamente l'automobile, per gli spostamenti pendolari ma anche per lavorare.
Secondo un recente sondaggio svolto dai colleghi di 20 Minuten, che ha interpellato i suoi lettori, attualmente in diversi hanno denunciato un impatto importante del caro-benzina sulla loro esistenza e sulla gestione delle spese quotidiane.
Basta una calcolatrice per capire di cosa stiamo parlando: chi ogni settimana consumava 50 litri a settimana di benzina si è trovato a pagare 400 franchi al mese dai 280 di un anno fa. Se la tendenza al rialzo dovesse essere confermata si parla di più di 1'400 franchi in più all'anno.
«Non posso fare a meno della macchina», racconta Marco* che vive alla periferia di Zurigo ma lavora in città, «gli affitti sono troppo cari lì, ma ormai con questi prezzi il guadagno praticamente si cancella... Ho dovuto chiedere un prestito proprio qualche giorno fa...»
«Con l'auto vado al lavoro, ma porto anche i bimbi all'asilo», spiega invece Lisa, «i mezzi pubblici sono fuori discussione. Se non cambierà qualcosa in fretta dovrò chiedere una mano all'Assistenza», confessa».
«Io ho deciso di rinunciare al cibo», racconta invece Mauro, «mangio solo prodotti economici, ho detto basta alle verdure - costano troppo!».
Fra le altre rinunce troviamo «Netflix» e i regali: «Quest'anno mio figlio non riceverà nessun regalo», commenta affranto un lettore che ha voluto restare anonimo.
E poi c'è chi ricorre ai proverbiali “estremi rimedi”: «Ho iniziato a fare il pieno con la targa coperta, poi me ne vado senza pagare», confessa il 27enne Marco, «non lo faccio con malizia, ma per sopravvivere. Quali altre possibilità mi restano?
Qualche trucco per risparmiare un po' sulla benzina
*questo e gli altri nomi sono degli pseudonimi
