I due escursionisti deceduti facevano parte di un gruppo di austriaci in vacanza in Bassa Engadina.
Un'altra slavina si è staccata ieri sul Piz Daint, travolgendo due svizzeri. In questo caso i loro compagni di escursione erano riusciti a estrarli vivi dalla neve.
COIRA - Sono un diciottenne e un 52enne austriaci i due escursionisti che hanno perso la vita sotto la valanga staccatasi ieri pomeriggio dal Piz Zuort, nella regione di Scuol. L'identità delle vittime, che facevano parte di un gruppo proveniente dall'Austria in vacanza in Bassa Engadina, è stata comunicata poco fa dalla polizia cantonale dei Grigioni.
La dinamica - Il gruppo di austriaci stava scalando il Piz Zuort. Attorno alle 14.10, una persona in avanscoperta ha provocato il distaccamento di un lastrone di neve che ha in seguito travolto i due malcapitati, trascinandoli per oltre seicento metri. Finiti in una zona difficilmente accessibile, i corpi del diciottenne e del 52enne hanno dovuto essere recuperati da due elicotteri della Rega, dopo il brillamento di un'ulteriore valanga.
Altra valanga sul Piz Daint - Quasi contemporaneamente alla tragedia del Piz Zuort, un'altra slavina si è verificata sul Piz Daint, in territorio di Tschierv, in Val Monastero. Anche in questo caso due sci-alpinisti, che si trovavano nelle retrovie di un gruppo composto da otto svizzeri, sono state travolte dalla valanga. In questo caso, però i compagni di escursione sono riusciti a intervenire, estraendo la coppia dalla massa nevosa. I due escursionisti sono stati in seguito trasportati in ospedale da un elicottero dell'Heli Bernina per un controllo.
Alto grado di pericolosità - Secondo l'Istituto svizzero per la ricerca sulla neve e le valanghe, i pericoli sono causati soprattutto dagli accumuli di neve fresca e vecchia. Le valanghe possono essere però provocate anche «dagli escursionisti imprudenti o inesperti». In collaborazione con la procura, la Polizia cantonale dei Grigioni sta chiarendo le circostanze esatte dei due incidenti in montagna.