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LUCERNACinque anni di prigione (e l'espulsione dalla Svizzera) per un rapinatore

08.04.22 - 00:00
L'uomo, un 44enne italiano, è stato ritenuto colpevole di rapina plurima e tentata rapina.
Ti-Press
Fonte ats
Cinque anni di prigione (e l'espulsione dalla Svizzera) per un rapinatore
L'uomo, un 44enne italiano, è stato ritenuto colpevole di rapina plurima e tentata rapina.
I fatti risalgono al 2018. Il 44enne ha addirittura confessato di aver partecipato a un colpo per il quale non era minimamente sospettato.

LUCERNA - Un 44enne è stato condannato a una pena di cinque anni e un mese di carcere per aver rapinato una banca di Sursee (LU) e due distributori di benzina nel 2018. Il Tribunale criminale di Lucerna lo ha dichiarato colpevole di rapina plurima e tentata rapina. L'uomo ha addirittura confessato un crimine di cui non era inizialmente accusato.

La sentenza stabilisce inoltre che l'imputato, un cittadino italiano, sarà espulso per 10 anni dalla Svizzera. Dovrà anche pagare spese procedurali per 11'000 franchi. L'accusa aveva chiesto cinque anni e tre mesi per il rapinatore, che ha commesso i reati con dei complici, mentre la difesa non più di quattro anni.

Il fatto più grave è avvenuto a Sursee nel maggio 2018. Armato di coltello, l'uomo ha finto di voler cambiare i soldi allo sportello di una banca. Poi ha minacciato l'impiegata della filiale, facendosi consegnare circa 70'000 franchi in contanti.

In seguito il malvivente ha afferrato la donna per il polso tirandola verso l'uscita, ma un cliente è intervenuto in difesa dell'impiegata, costringendo l'italiano ad andarsene da solo. In precedenza aveva rubato diverse migliaia di franchi dai negozi di due stazioni di servizio a Geuensee (LU) e Buchs (SG).

La polizia ha catturato il rapinatore alcuni mesi dopo, quando stava effettuando una perlustrazione in diverse banche della zona di Sursee. Secondo il tribunale, l'uomo ha agito per ragioni puramente finanziare. La corte gli ha riconosciuto di aver subito confessato, arrivando persino ad ammettere il suo coinvolgimento nel colpo di Buchs, di cui non era stato accusato in un primo momento.

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