Lo sconcerto di un passeggero e la replica dell'organizzazione: «L'autodeterminazione è un diritto fondamentale»
BERNA - «Quando ho visto l'annuncio, non potevo credere ai miei occhi». È quanto ha dichiarato ai colleghi di 20 Minuten un lettore-reporter che, mentre viaggiava in tram a Berna, ha notato lo spazio pubblicitario acquistato da Exit, nel quale l'organizzazione invitava i passanti a dare la propria adesione al suicidio assistito.
Messaggio «deprimente» - Tale réclame ha scioccato il lettore. «È come chiedermi di suicidarmi. Penso che questo tipo di pubblicità sia del tutto inappropriata» in quel determinato contesto, precisa il residente nella capitale federale. Il quale non ha nulla in contrario a proposito dell'eutanasia. «Penso che sia bello che esista questa opzione. Ma mentre vado al lavoro non devo esattamente confrontarmi con questa pubblicità. Mi deprime soltanto».
La sensibilizzazione di Exit - Interpellata in proposito da 20 Minuten, l'addetta stampa di Exit Danièle Bersier ha dichiarato: «L'autodeterminazione è un diritto fondamentale. E l'accompagnamento umano durante il suicidio non è certo moralmente sbagliato. Serve la dignità, l'autodeterminazione e la sicurezza di coloro che vogliono morire e sostiene i parenti». Poi una precisazione: «I manifesti presenti sul tram non fanno parte di una campagna pubblicitaria, ma rientrano in un'ottica di sensibilizzazione, per la quale il trasporto pubblico è ideale grazie all'elevato volume di passeggeri». Exit ha quindi scelto di portare il proprio messaggio (peraltro condiviso da un'ampia maggioranza di cittadini e politici) per quindici giorni nei tram e negli autobus non solo di Berna, ma anche di Basilea e Zurigo.
Due reazioni da parte dei viaggiatori - La segnalazione giunta a 20 Minuten non è l'unica: Bernmobil, l'azienda pubblica dei trasporti della regione bernese, ha ricevuto finora due reazioni da parte dei passeggeri. Il responsabile della comunicazione Rolf Meyer, dopo aver precisato che si tratta della prima volta che Exit acquista spazi pubblicitari sui veicoli di Bernmobil, sottolinea come gli annunci non abbiano nulla a che fare con l'atteggiamento dell'azienda di trasporti nei confronti dell'eutanasia.
«Protetta dalla libertà di espressione» - «Bernmobil ha affittato lo spazio pubblicitario ad APG» e non è quindi responsabile per i contenuti. Ma non tutto può finire sui tram e negli autobus: l'azienda si riserva il diritto di «rifiutare, ad esempio, la pubblicità di alcolici, quelle discriminatorie o quelle che violano altre norme legali o la morale» aggiunge Meyer. Per quanto riguarda il caso in questione, invece, «la pubblicità di Exit è protetta dalla libertà di espressione».