Attivisti in azione: «Blocchiamo l'élite». Ampio contingente di polizia sul posto
SAN GALLO - Una quindicina di attivisti ha bloccato questa mattina l'ingresso all'aeroporto di Altenrhein, nel canton San Gallo, per protestare contro i leader mondiali in arrivo in Svizzera per il Forum economico mondiale (WEF).
Gli attivisti hanno allestito una costruzione in legno, su cui hanno issato uno striscione con scritto: «Pagare i debiti climatici». La strada di accesso all'aeroporto - dove è previsto l'atterraggio dei jet privati dei partecipanti al Forum - è quindi stata bloccata.
«Il nostro obiettivo è bloccare le persone che atterrano qui per recarsi al WEF, cioè l'élite politica, l'1%», ha dichiarato a 20 Minuten un attivista per il clima presente in loco. «Vogliamo far sentire la voce di chi non viene ascoltato, di chi è più colpito dai cambiamenti climatici».
«Siamo sul posto con diverse pattuglie», ha dal canto suo affermato Hanspeter Krüsi, portavoce della polizia cantonale di San Gallo. La polizia ha tollerato la presenza degli attivisti per il clima in loco fino a mezzogiorno. A seguito, dopo una discussione tra la polizia cantonale di San Gallo e i manifestanti, questi ultimi hanno accettato di terminare volontariamente la manifestazione. Non ci saranno conseguenze penali.
Il traffico aereo non è mai stato limitato ed è sempre stato sicuro.
L'azione è stata organizzata dal gruppo Debt for Climate, che intende collegare le lotte per la giustizia sociale e climatica. Riunisce gruppi sindacali, indigeni e climatici del Nord e del Sud con l'obiettivo comune di cancellare il debito estero delle nazioni povere. Uno degli obiettivi è di lasciare i combustibili fossili e finanziare una giusta transizione ecologica. Chiede inoltre di porre fine alla struttura antidemocratica dell'economia globale, simboleggiata dal WEF.