Il Tribunale federale ha confermato il prolungamento della detenzione dell'aggressore del capo della Banca di Francia François Villeroy
LOSANNA - L'uomo che aveva aggredito a fine giugno 2022 con un martello il governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau davanti alla stazione di Basilea soffre di schizofrenia paranoide. Il Tribunale federale (TF) ha confermato il prolungamento della sua detenzione per motivi di sicurezza.
In una sentenza pubblicata oggi, il TF ha respinto la richiesta di scarcerazione dell'uomo. Al pari del Tribunale d'appello del cantone di Basilea Città, i giudici losannesi hanno ritenuto che il rischio di recidiva fosse troppo elevato. Il ricorrente è detenuto dal giorno del suo arresto, il 26 giugno 2022. Il suo processo inizierà il prossimo lunedì.
Stando alla prima Corte di diritto pubblico, nella sua perizia risalente al novembre 2022, lo psichiatra ha concluso che la schizofrenia possa aver avuto un'influenza sulla sua capacità di discernimento al momento dell'aggressione. L'uomo era già stato in cura per disturbi psichici. Nel 2014, i medici gli avevano diagnosticato una schizofrenia paranoide.
I moventi esatti dell'aggressione sferrata con un martello non sono noti, stando al Tribunale federale. L'uomo ha dichiarato che non fosse l'aggressore ma la vittima e che una terza persona avesse attaccato il banchiere. Tuttavia diversi testimoni hanno affermato che quel giorno l'imputato si fosse gettato sul governatore della banca di Francia.
Villeroy de Galhau si trovava a Basilea per l'incontro annuale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI). Nei pressi della stazione, non lontano dalla sede della BRI, era stato aggredito. A causa delle ferite riportate era poi stato portato in ospedale.
In un primo momento, le indagini della procura basilese si erano orientate verso un attacco che presentava "le caratteristiche di un attentato" e che avrebbe potuto avere motivazioni politiche o ideologiche.
In seguito, il Tribunale cantonale aveva escluso questa ipotesi e aveva sposato la tesi dell'esistenza di disturbi mentali, poiché nel corso dell'interrogatorio l'uomo aveva avuto comportamenti giudicati strani.