I 49 inquilini del palazzo che ospiterà in futuro dei minorenni richiedenti l'asilo riceveranno un sostegno finanziario per andarsene
WINDISCH - Cinquecento franchi per traslocare. È l'ultimo, finora, degli sforzi messi in atto dal Canton Argovia per mettere una pezza sullo sfratto di 49 persone da una palazzina per fare spazio a un centro di accoglienza per richiedenti asilo minorenni.
Della questione se ne parla da settimane. Alla fine dello scorso mese di febbraio, gli inquilini di un palazzo di Windisch avevano ricevuto da parte del proprietario del palazzo una notifica di sfratto. Nella lettera veniva loro comunicato che entro trenta giorni avrebbero dovuto lasciare i rispettivi appartamenti.
Da subito, la storia aveva avuto una forte rilevanza mediatica, che ha portato il Cantone ad ammettere di aver commesso «gravi errori di valutazione» nella sua decisione, non avendo considerato che all'interno della palazzina vivessero diverse famiglie con bambini e che si trattasse soprattutto di persone che ricevono aiuti sociali e che quindi non hanno i mezzi necessari per spostarsi velocemente.
Corso ai ripari, il canton Argovia aveva, in un primo momento, annunciato che si sarebbe fatto carico delle spese legali, perché gli affittuari avessero la possibilità di difendersi dallo sfratto. Un'iniziativa questa che alcune settimane fa un'inquilina aveva definito «grottesca» ai microfoni di Blick. In un secondo momento era invece stato esteso a tre mesi il tempo per effettuare il trasloco e messi a disposizione appartamenti più spaziosi come soluzione intermedia.
Oggi si apprende invece che il Cantone ha previsto di aiutare economicamente i 49 inquilini del palazzo nel trasloco. Ogni nucleo famigliare potrà beneficiare di 500 franchi per spostare i mobili in un'altra abitazione e, sempre stando a un'informazione di Blick, almeno un inquilino avrebbe deciso di accettare questi soldi. Nonostante il canton Argovia cerchi di metterci la pezza, alcuni inquilini hanno deciso di rivolgersi all'Ufficio di conciliazione.