Multa e condanna con la condizionale per l’autista. Il tribunale: «Ha messo in pericolo la vita degli utenti della strada»
ATTIKON (ZH) - La vicenda risale a tre anni fa: nel febbraio del 2020, un uomo, a bordo della sua auto, sfrecciava sull’A1, all’altezza di Attikon, alla velocità di 207 chilometri orari, ben al di sopra del limite consentito. La violazione, stando al racconto del conducente, era giustificata da una situazione d’emergenza: la moglie, seduta al suo fianco, aveva accusato improvvisamente dei problemi cardiaci e, al contempo, aveva dimenticato le medicine a casa. Era necessario, quindi, tornare subito all’abitazione a prendere i farmaci.
La storia è riportata dalla NZZ. La procura di Winterthur accusa l’uomo di grave violazione del codice della strada. In prima battuta, il Tribunale di Winterthur assolve l’imputato perché riconosce l’emergenza. Nel gennaio 2022, a seguito del ricorso del Ministero pubblico, anche la Corte suprema decide per l’innocenza dell’imputato, assolvendolo con formula piena per giustificata necessità.
L’iter giudiziario non finisce però qui: la Corte federale accoglie il ricorso della procura e rimanda tutto alla Corte suprema di Zurigo, Il motivo? L’uomo, procedendo a una velocità così sostenuta, avrebbe messo in pericolo sia la moglie sia gli altri utenti della strada.
Non solo: secondo il Tribunale, l’uomo avrebbe potuto recarsi al pronto soccorso del vicino ospedale in 11 minuti senza violazione del codice della strada. Lì la donna avrebbe potuto essere curata.
Il conducente, residente fuori dal Cantone, al processo ha poi affermato che non conosceva la città di Winterthur e che avrebbe avuto problemi a trovare la struttura sanitaria. Inoltre, non ricordando i nomi dei medicinali, sarebbe stato difficile dire ai medici quali farmaci sarebbero serviti alla moglie.
Ma, alla fine, l’Alta Corte riconosce lo stato di emergenza. L’uomo, senza precedenti, è stato condannato per eccesso di velocità a 7 mesi di reclusione con la condizionale e al pagamento di una multa.