Un 60enne di Zurigo è stato condannato a cinque anni di carcere per tentato istigazione all'omicidio.
ZURIGO - Tra moglie e marito ci scappa il killer. Il momento di una separazione è sempre delicato e complicato, eppure la storia che giunge dal Canton Zurigo sembra la scena di un film. Il tribunale distrettuale di Uster ha appena condannato un uomo di 60 anni a una pena detentiva di cinque anni per tentato istigazione all'omicidio. Lo riporta il Tages-Anzeiger.
Un killer su darknet - I fatti risalgono all'autunno del 2020. La moglie, decisa ormai a divorziare dopo 20 anni di matrimonio, chiedeva al marito risarcimenti e indennizzi per diverse migliaia di franchi. Soldi che l’uomo non aveva nessuna intenzione di concedere. La soluzione? Eliminare il problema alla radice. Il 60enne ha quindi contattato un killer su darknet per compiere il lavoro sporco. Qualcosa è però andato storto e si è ritrovato in tribunale.
«Ciao, puoi confermare che puoi svolgere il lavoro entro le prossime cinque settimane?», ha scritto sulla chat “Internet killers”. L'uomo è entrato così in contatto con un presunto sicario che gli ha chiesto di depositare un anticipo in Bitcoin su un conto. Dopodiché lo zurighese ha fornito agli assassini foto e indirizzo della vittima. Informazioni completate da qualche suggerimento. «Un incidente d'auto o un furto con scasso potrebbe andare bene».
La truffa e la beffa - Il delitto, studiato e programmato con cura, non si è però mai compiuto. La moglie, ignara di tutto, non è mai stata veramente in pericolo. L’uomo è stato infatti truffato da finti sicari che sono spariti con i suoi 33’000 dollari. Ad allertare le autorità svizzere è stato un gruppo di giornalisti della BBC. Durante una ricerca investigativa sul dark web si era imbattuto nelle chat tra i presunti killer e lo svizzero.
Il sessantenne, arrestato lo scorso dicembre, si trova in custodia cautelare da cinque mesi e mezzo. In tribunale, ha detto di essere «pienamente consapevole della necessità di una punizione» e ha assicurato di essere profondamente dispiaciuto per il suo atto. Quando gli è stato chiesto come mai non ha cercato di uccidere lui stesso la moglie, ha detto che non avrebbe mai potuto compiere un atto simile. Una dichiarazione che un po' stona con la dozzina di armi confiscate nella sua abitazione.