Il bottino, per un ammontare di 40 milioni di franchi, non è mai stato ritrovato.
MARSIGLIA/GSTAAD - Quattro uomini, sospettati di aver partecipato in febbraio a una rapina a mano armata in una gioielleria di Gstaad (BE), sono stati posti in detenzione preventiva a Marsiglia. Il loro bottino, per un ammontare di 40 milioni di franchi, non è stato ritrovato.
Il 9 febbraio scorso, degli individui «si sono impossessati, sotto la minaccia di due pistole, di gioielli (anelli, collane, ecc) per un importo stimato in 40 milioni di franchi», ha spiegato la procura di Marsiglia in una nota odierna. Sono in seguito fuggiti a bordo di un veicolo rubato ad Annemasse (Alta Savoia), non lontano da Ginevra.
Le indagini hanno portato all'arresto nei giorni scorsi di undici persone nelle Alpi Marittime, in particolare a Nizza. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati circa 4'500 euro, un localizzatore GPS, un disturbatore di segnale e un walkie-talkie, ma nessuna traccia dei gioielli.
«Il bottino non è stato ritrovato, non si tratta di pezzi giganteschi, ma molto cari», ha spiegato una fonte vicina all'inchiesta. Complessivamente quattro uomini, di età compresa tra i 27 e i 32 anni, sono stati posti in detenzione preventiva con l'accusa di aver effettuato la rapina.
Altri sospetti liberati
Due di loro sono perseguiti per «rapina a mano armata commessa in seno a una banda organizzata». Gli altri due sono accusati unicamente di partecipazione a un'associazione a delinquere, ha precisato la procura.
Sono tutti noti alle forze dell'ordine per atti di banditismo, stando alla fonte. Altri membri del loro entourage, arrestati in un primo momento, sono stati liberati e contro di loro non è stata mossa alcuna accusa.
«Spesso, gli atti di banditismo in Svizzera sono commessi da bande francesi, che di solito provengono dalla regione di Lione», ha ancora aggiunto la fonte vicina all'inchiesta.