I militanti di "Renovate" non pianificano azioni di protesta. Ma "Operation Libero" non rilascia dichiarazioni.
GÖSCHENEN - Tre giorni di libertà e forse anche di sole: il lungo weekend di Pentecoste sta convincendo molte persone a concedersi una breve vacanza al Sud. Tuttavia, chi intende assaporare la dolce vita in Italia o in Ticino dovrà armarsi di pazienza e affrontare un imponente ostacolo: il temuto ingorgo al tunnel del San Gottardo.
Al portale nord della galleria del San Gottardo il TCS segnala oltre due ore di attesa. La colonna, estende già a 17 chilometri tra Amsteg e Göschenen. Code che potrebbero moltiplicarsi, come è avvenuto durante l'esodo pasquale, nel caso in cui si verificassero ancora manifestazioni per il clima.
Una possibilità a quanto pare remota. Esclusi dai giochi gli attivisti per il clima di "Renovate", che per il periodo di Pentecoste non hanno pianificato alcuna azione di protesta: «Attualmente ci stiamo concentrando sulla formazione e sulle questioni interne», ha dichiarato al "Blick" Cécile Bessire, portavoce del movimento. Bessire non ha però nascosto che l'azione di protesta intrapresa lo scorso Venerdì santo ha avuto un grande impatto mediatico. "Operation Libero", dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito.
Rassicurante è il fatto che la polizia ha appreso importanti lezioni dalle azioni passate. «Sulla base delle conoscenze acquisite, abbiamo adeguato il dispositivo di sicurezza», ha detto Gustav Planzer, portavoce della polizia cantonale di Uri interpellato dal "Blick". Ma per coloro che preferiscono evitare spiacevoli sorprese, la soluzione è di evitare il San Gottardo.
Il Tcs raccomanda infatti di cercare percorsi alternativi. Chi parte dalla Svizzera centrale può valutare l'opzione dei passi del Lötschberg o del Sempione. Coloro che provengono dalla Svizzera romanda invece possono optare per la strada del San Bernardino.