Emergono dettagli sui disordini avvenuti ieri sera. Il municipale losannese Hildbrand non ne può più: «La situazione peggiora ogni weekend»
LOSANNA - Come anticipato ieri sera, la sconfitta per 6:0 incassata dall'AC Bellinzona a Losanna non è stata digerita dagli ultrà ticinesi: hanno danneggiato gli spogliatoi e il bus dei calciatori e rubato materiale e attrezzature della squadra granata. La città di Losanna ha sporto denuncia.
I disordini sono scoppiati verso le 20.15 allo stadio di Losanna-Ouchy, al termine della partita di Challenge League. «Tra i 15 e i 30 tifosi del Bellinzona hanno tentato di entrare in contatto con i giocatori per avere spiegazioni», ha indicato oggi all'agenzia Keystone-ATS un portavoce della polizia di Losanna.
Il gruppo ha spinto e poi abbattuto le barriere metalliche di sicurezza che delimitavano l'area riservata alla squadra ospite. «La polizia è intervenuta e ha dovuto usare lo spray al peperoncino in diverse occasioni».
I danni
Nel corso dei disordini è stata rotta una finestra dello stadio, quella degli spogliatoi in cui erano ospitati i calciatori ticinesi. La città di Losanna ha deciso di sporgere denuncia per i danni all'edificio, ha annunciato il municipale Pierre-Antoine Hildbrand, secondo cui «la situazione sta peggiorando in modo insopportabile, weekend dopo weekend».
Il responsabile del dicastero della sicurezza pubblica auspica una presa di posizione più severa nei confronti dei tifosi violenti. «Dobbiamo mettere in atto le misure previste dalla Lega Calcio Svizzera e passare ai biglietti individuali», ha spiegato. «È sconcertante che i tifosi attacchino la loro stessa squadra».