Il TAF ha ricevuto finora tre ricorsi, nessuna indicazione sulle cifre in ballo
SAN GALLO - Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha finora ricevuto tre ricorsi a nome di una cinquantina di quadri di Credit Suisse (CS) contro l'ordine dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) di annullare i bonus milionari nell'ambito del salvataggio d'emergenza della grande banca. Lo ha spiegato un portavoce del tribunale all'agenzia di stampa Awp, stilando il bilancio alla fine del mese di maggio.
L'addetto stampa ha aggiunto di non essere in grado di fornire ulteriori dettagli, ad esempio riguardo alle somme in questione. La settimana scorsa, i media avevano riferito che diversi studi legali erano stati contattati da manager di CS per intraprendere cause a loro nome contro la cancellazione dei cosiddetti Contingent Capital Awards (CCA).
Nel quadro dell'acquisizione da parte di UBS, la Finma ha infatti ordinato l'azzeramento delle obbligazioni e di tutti gli strumenti AT1 (Additional Tier 1), compresi i CCA. Secondo l'ultimo rapporto annuale di CS, alla fine del 2022 ve n'erano in circolazione per un valore di 360 milioni di franchi.
La banca aveva inizialmente sostenuto che i CCA non fossero interessati dalla misura, ma in un secondo momento la Finma ha precisato esplicitamente che la sua decisione di dichiarare privi di valore tutti gli strumenti AT1 riguardava anche loro. Credit Suisse aveva quindi inoltrato ricorso presso il TAF, per poi però ritirarlo una settimana fa.