Mike morì all'età di 40 anni nel marzo del 2018 a seguito di un controllo preventivo di polizia contro lo spaccio di stupefacenti
LOSANNA - Circa 500 manifestanti si sono riuniti questo pomeriggio a Losanna per reclamare giustizia, a pochi giorni dal processo dei sei agenti di polizia che nel 2018 furono coinvolti nel fatale arresto che portò alla morte del nigeriano Mike Ben Peter.
Mike morì all'età di 40 anni nel marzo del 2018 a seguito di un controllo preventivo di polizia contro lo spaccio di stupefacenti. L'uomo, che non badò alle intimidazioni degli agenti, venne bloccato dalle autorità con la forza. Colto da un malore dopo essere stato ammanettato, venne trasportato al Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV), dove spirò il giorno successivo a causa si un arresto cardiaco. Il caso in questione scatenò un'ondata di proteste nel capoluogo vodese, in cui vennero organizzate alcune manifestazioni per rendere omaggio all'uomo e per denunciare il razzismo e la violenza della polizia.
Il collettivo Kiboko di Losanna, nato dopo la morte del nigeriano, ha dato vita a questa nuova manifestazione insieme a diverse altre organizzazioni. "Il nostro ruolo è quello di continuare a denunciare la polizia e la violenza razziale, così come il silenzio e persino il sostegno delle autorità", ha dichiarato oggi Sasha, uno dei membri del collettivo, intervistato da Keystone-ATS. La manifestazione odierna voleva anche essere "commemorativa" per "ricordare chi era Mike", ha aggiunto.
Tre giorni di udienze - L'atteso processo ai sei poliziotti è previsto dal 12 al 14 giugno presso il Tribunale distrettuale di Renens (VD). Il Ministero pubblico ha accusato gli agenti di omicidio colposo, mentre gli avvocati difensori appelleranno alla loro assoluzione. Per il legale che rappresenta la famiglia della vittima, invece, si tratterebbe di omicidio per dolo eventuale.