I disordini di Losanna «non sono un grido di disperazione, ma piuttosto una ricerca di adrenalina», afferma un negoziante.
LOSANNA - È sotto l'influenza delle proteste scoppiate in Francia che ieri sera in centro a Losanna un centinaio di giovani hanno causato disordini e danneggiato vari negozi. Ma, secondo il proprietario di due dei commerci vandalizzati, quanto successo in Svizzera non è stato fatto in nome di Nahel, il ragazzo ucciso dalla Polizia francese a 17 anni che ha scatenato l'opinione pubblica.
«La situazione non è quella della Francia, qui abbiamo a che fare con bambini viziati», riferisce ai colleghi di 20Minutes Toto Morand. «Hanno preso di mira la Fnac», negozio specializzato in tecnologia e prodotti audiovisivi, «e Pomp it Up», rivenditore di sneakers, oltraggiando popolari luoghi di consumo. Questo mi fa dire che quello a cui abbiamo assistito non è stato un grido di disperazione delle periferie come in Francia, ma piuttosto una ricerca di adrenalina».
Un'analisi, questa, supportata in parte dal fatto che la stazione di polizia situata proprio accanto alla Fnac è stata risparmiata, mentre in Francia sono le istituzioni a essere state bersagliate. Inoltre, tra gli appelli che circolavano sulle reti c'era un esplicito invito a distruggere commerci come Sephora, Kiko, Salt, Coop e Zara e non c'erano messaggi politici o che facessero riferimento alla morte del giovane Nahel.
«Tutto lascia pensare che si tratti di un'imitazione delle rivolte francesi», ha dichiarato intanto il portavoce della polizia di Losanna Jean-Philippe Pitte, specificando che non si tratterebbe di un'azione di ribellione politica, ma dell'agire di giovani che colgono un'opportunità. Su sette persone arrestate sei sono infatti minorenni.
Da parte sua Pierre-Antoine Hildbrand, responsabile del dicastero sicurezza ed economia della città di Losanna, ha condannato con forza questi atti di violenza. «Si tratta di tentativi organizzati di saccheggio di negozi che non possono essere giustificati. Ha parlato di «criminalità dilagante» e ha detto che le autorità contatteranno i genitori «per valutare la loro situazione».