Un alpinista, non ancora identificato, ha perso la vita domenica sul Pizzo Gallina. Si tratta del quarto decesso in meno di 24 ore.
Weekend nerissimo in Vallese: oltre alle quattro vittime della montagna sono decedute pure un pilota di deltaplano e uno di parapendio. La polizia cantonale: «Rischi accresciuti in alta montagna con la canicola».
SION - È stata una domenica nerissima, quella appena trascorsa, per gli alpinisti che si sono recati in Vallese. Sono infatti ben quattro le persone che hanno perso la vita tra le montagne del Cantone alpino.
Alle tre già riferite in precedenza - un 61enne perito sul ghiacciaio di Fee, un alpinista sul Bietschorn e un 30enne italiano sul Weissmies, si è infatti aggiunta una quarta vittima: un escursionista caduto dal Pizzo Gallina.
L'ennesimo dramma è avvenuto attorno alle 14 sul versante sud della vetta che si trova sul massiccio del San Gottardo, in territorio di Ulrichen. L'uomo, non ancora formalmente identificato, stava effettuando la discesa assieme a un conoscente quando, per motivi da stabilire, è scivolato, precipitando poi nel vuoto per un centinaio di metri. I soccorsi, subito allertati dall'accompagnatore dell'uomo, non hanno purtroppo potuto far altro che constatarne il decesso.
Il bilancio di questo tragico weekend vallesano si completa con altri due incidenti fatali: il primo di parapendio nella Val Ferret, il secondo di deltaplano sul Fiescheralp. Le vittime sono un francese di 52 e un vodese di 49 anni.
«Rischi accresciuti con la canicola» - La polizia cantonale commenta «i diversi incidenti mortali di agosto» ricordando come con la canicola possa aumentare i rischi in alta montagna. «Le alte temperature registrate negli ultimi giorni e un'isoterma che recentemente ha superato i 5'000 metri accentuano l'erosione delle Alpi», precisa la PolCa vallesana. «La caduta di massi e ghiaccio è più frequente e le condizioni della neve al suolo sono spesso complicate dalle alte temperature notturne che non le permettono di congelare». Per questo le autorità consigliano agli appassionati della montagna di prestare «particolare attenzione» sui ghiacciai: in particolare nei settori esposti al sole, sui seracchi e i ponti di neve che potrebbero venir indeboliti