Il procedimento contro un cittadino bielorusso, che vive a San Gallo, è possibile grazie a un particolare articolo del Codice penale.
SAN GALLO - Un cittadino bielorusso è a giudizio da oggi a San Gallo per aver partecipato nel 1999 all'esecuzione di oppositori al regime del presidente Alexander Lukashenko. Il procedimento è possibile grazie a un particolare articolo del Codice penale.
Membro di un'unità speciale, l'imputato avrebbe partecipato all'assassinio di almeno tre oppositori del regime. Secondo l'atto d'accusa, ha ammesso dei fatti nel 2019 quando ha depositato domanda d'asilo in Svizzera. È stato ammesso provvisoriamente e vive attualmente nel canton San Gallo.
Questo processo costituisce una prima per svariate ragioni. Mai un bielorusso è stato giudicato per sparizione forzata in applicazione del principio della competenza universale e mai tale reato è stato perseguito in Svizzera con questo approccio. La procura sangallese si basa su un articolo del codice penale, esistente dal 2017, che consente di accusare qualcuno di questo crimine se compiuto su mandato di uno Stato o di un'organizzazione politica, anche se l'atto è stato commesso all'estero.
Il Ministero pubblico chiede tre anni di prigione, dei quali uno da scontare. Due cari delle vittime e TRIAL, ong basata a Ginevra, hanno sporto denuncia. Il processo è di competenza del Tribunale distrettuale di Rorschach (SG) ma si svolge nelle sale del Tribunale cantonale di San Gallo.