Drogati che entrano nei palazzi e terrorizzano i condomini. Risse e aggressioni tra spacciatori. E per strada ti chiedono "ne vuoi un po'".
BASILEA - Spacciatori sulla strada. Drogati che si intrufolano in condomini e consumano nelle lavanderie. Appartamenti che diventano veri e propri centri di smistamento della droga. E intanto la gente inizia ad avere paura ad uscire di casa. Benvenuti nella Kleinbasel. Da diverso tempo l’intera zona è confrontata con un problema di tossicodipendenza a scena aperta che sembra parecchio ingestibile.
Il triangolo delle bermuda - Punto nevralgico del fenomeno sono i quartieri di Dreirosenanlage dove si trova pure una struttura scolastica, Matthäuskirchplatz e Claraplatz con spacciatori che ti fermano per strada già a mezzogiorno e ti chiedono se hai bisogno di “roba”. Un vero e proprio triangolo delle bermuda dove gli abitanti iniziano ora a non poterne più. Preoccupazioni e lamentele che vengono raccolte dai media locali in un crescendo di paura. Soprattutto di sera, quando spacciatori e consumatori iniziano a circolare per le vie dei quartieri. I tossicodipendenti si intrufolano perfino negli stabili e usano gli spazi comuni dei condomini per consumare tranquillamente la droga. «Uno di noi voleva andare in lavanderia e ha incontrato una drogata» ha raccontato un abitante alla SRF. «Di solito esco con il cane dopo mezzanotte. Non ho più il coraggio di farlo» gli ha fatto eco un altro condomino.
Liti e aggressioni - Le cronache locali registrano situazioni di litigi e aggressioni tra singole bande di spacciatori. Un anziano è stato picchiato giorni fa da due donne nell’androne di casa. La gente è stanca e gli abitanti hanno lanciato una petizione. Oggi dalle pagine della Basler Zeitung spunta quella che viene definita “la casa dell’orrore”, dove un inquilino ha trasformato il proprio appartamento in una piazza di consumo. Riceverebbe visitatori sia di giorno che di notte. Consumatori che trascorrono la notte in lavanderia, rubano il bucano, forzano le cantine portando via qualsiasi cosa, e terrorizzando gli altri inquilini. Il giornale parla di finestre colpite con pietre e di un tentativo di irruzione in un appartamento. «Un inquilino ha dovuto addirittura chiudersi nell’area riservata alle biciclette per evitare una rissa. Alcuni sono così spaventati che non osano più uscire dall'appartamento da soli», ha raccontato un abitante.
Totale impotenza - La sensazione da parte di chi vive lì è di totale impotenza. La polizia sembra poco recettiva. Racconta un testimone: «Avevo trovato uno zaino con all’interno una pipa, della droga e i documenti del proprietario dello zaino. L’ho portato in polizia, ma non erano interessati e mi hanno mandato all'ufficio oggetti smarriti». La gente chiama gli agenti. Questi arrivano, li fanno sgomberare, ma dopo 30 minuti si ritrovano di nuovo per strada. Contattata la polizia cantonale di Basilea Città, il portavoce Rooven Brucker, ha confermato gli interventi nell’appartamento della “casa dell’orrore”, precisando che “il numero di interventi di polizia generati dal comportamento di una persona, non influisce sulla sua situazione abitativa, e che uno può essere espulso solo in caso di violenza domestica o nel momento in cui vengono messi in pericolo gli altri abitanti».
Regine Steinauer è a capo del dipartimento per le dipendenze del Cantone di Basilea Città. Intervista dalla SRF ha spiegato che la città non è confrontata con un aumento di tossicodipendenti. Tuttavia hanno notato che sempre più consumatori mentre prima facevano uso di droghe in casa, ora preferiscono farlo in pubblico. «Probabilmente c’entra il caldo estivo. Inoltre, molte di queste persone hanno una situazione abitativa insoddisfacente e quindi fanno uso di droghe all'esterno" ha spiegato Steinauer che ha fatto pure sapere che le autorità locali si riuniranno nelle prossime ore per elaborare una serie di misure per arginare il fenomeno.