Il Ministero pubblico della Confederazione ha avviato un procedimento penale
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta indagando se Hamas sia stato finanziato con denaro proveniente dalla Svizzera. A questo proposito ha avviato un procedimento penale, ha reso noto stamane il procuratore federale Stefan Blättler intervenendo alla radio SRF.
Il MPC si è già attivato un paio di settimane prima dell'attacco di Hamas contro Israele, ha aggiunto Blättler, che non ha potuto fornire ulteriori dettagli, stando a una sintesi dell'intervista pubblicata sul sito di SRF.
Questo per non compromettere il procedimento, che è condotto per sospetto sostegno a un'organizzazione terroristica. Blättler ritiene che si possa arrivare a una condanna, ma ci vorrà molto tempo.
Contrariamente all'UE, la Svizzera non ha vietato Hamas. Nonostante ciò, lo scorso 11 ottobre il Consiglio federale si è detto favorevole a una classificazione di questa organizzazione come terrorista. Un'apposita "task force" sta valutando le vie giuridiche a disposizione.
Minaccia elevata
Una designazione ufficiale di Hamas quale terrorista - come è il caso per Al-Qaïda o lo Stato islamico- semplificherebbe le cose per l'accusa, ha spiegato Blättler. Allo stato attuale, i vari video e foto del massacro perpetrato da Hamas una quindicina di giorni fa in Israele non sono sufficienti a costituire una prova legale della natura terroristica dell'organizzazione. Il caso è complicato dal fatto che Hamas controlla anche un territorio (Gaza) e svolge attività per la popolazione civile.
Una ventina di anni fa, erano emersi sospetti circa una raccolta fondi in Svizzera in favore di Hamas. Gli Stati Uniti avevano allora inserito nella lista nera l'"Association de secours palestinien" (ASP). Quest'ultima è stata per finire dissolta, senza però mai essere oggetto di accusa da parte del MPC.
Il Servizio delle attività informative della Confederazione stima da diversi mesi che la minaccia terrorista in Svizzera come in Europa sia elevata.
70 inchieste
In Svizzera sono attualmente in corso circa 70 procedimenti penali legati al terrorismo, ha dichiarato il procuratore generale alla SRF. Ha inoltre affermato che gli agenti di polizia giudiziaria a livello federale sono troppo pochi. Questo non solo nel settore dell'antiterrorismo, ma anche in quello delle organizzazioni criminali.