Arrestato il presunto omicida. Si fa strada l'ipotesi di traffico di esseri umani.
NEW DEHLI - Ieri il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) ha dichiarato che una donna di nazionalità svizzera e residente a Zurigo è stata ritrovata morta nella capitale indiana New Dehli.
Ha inoltre specificato che il cadavere è stato rinvenuto all'interno di un sacco di plastica nel distretto di Tilak Nagar e che mani e piedi della vittima erano legati con una catena di ferro.
Dalle indagini risulta che la donna aveva conosciuto il suo presunto omicida - nel frattempo arrestato dalle autorità locali - su un sito d'incontri e che si era rifiutata di intrattenere una relazione a lungo termine con lui, respingendo una sua richiesta di matrimonio.
Ma non è chiaro se il 30enne abbia agito per motivi passionali: la sua testimonianza, seppur convincente, cozza con i ritrovamenti fatti all'interno del suo appartamento.
In casa dell'uomo sono stati rinvenuti 20 milioni di rupie (circa 215mila franchi), tre armi da fuoco, munizioni, 12 schede SIM e quattro telefoni cellulari. Le autorità stanno dunque seguendo la pista del traffico di esseri umani, anche perché all'interno di uno dei cellulari sono stati trovati chat, foto, video e contatti di decine di potenziali vittime.
Al momento l'ambasciata svizzera a Delhi è in contatto con le autorità locali competenti.