Sabato sera tra sassaiole e bottigliate: agente ferito e danni alla città.
BERNA - Durante una manifestazione antifascista non autorizzata ieri sera a Berna, le forze dell'ordine sono state attaccate con pietre e bottiglie. Un agente ha riportato ferite alla testa, ha indicato oggi la polizia cantonale.
Fortunatamente, il poliziotto indossava un casco e non ha avuto bisogno di cure mediche, hanno precisato le forze dell'ordine.
Diverse centinaia di persone si erano unite alla marcia di protesta a Berna, compresi attivisti di Basilea e Zurigo. Molti partecipanti indossavano passamontagna. Sono stati lanciati fuochi d'artificio, distrutte finestre e auto e vandalizzati muri. L'entità dei danni non è ancora nota.
La polizia ha protetto diversi edifici, tra cui il teatro cittadino, e ha seguito la manifestazione con un grosso dispiegamento. Secondo le forze dell'ordine, non è stato possibile isolare i presunti colpevoli nel corteo. L'operazione era troppo rischiosa e avrebbe potuto provocare numerosi feriti. Ma il dispiegamento ha limitato i danni.
Misure necessarie
L'obiettivo di questa manifestazione non autorizzata era quello di denunciare lo Stato, il capitale e il fascismo. Il movimento ha dichiarato che 800 partecipanti "sono scesi in strada a Berna". "Siamo stati rumorosi e combattivi" e "abbiamo preso una posizione chiara contro le forze di destra, di estrema destra e fasciste che stanno guadagnando forza in Svizzera e ovunque", si legge in un comunicato. Il corteo si è poi disperso intorno alle 21 presso la Reitschule, centro culturale autonomo della città federale.
In passato, manifestazioni antifasciste a Berna sono regolarmente sfociate in violenze con la polizia. "La sinistra estremista violenta rimane un grosso problema", ha dichiarato Reto Nause (Centro), capo del dicastero della sicurezza della città, ai giornali bernesi dell'editore Tamedia. Ha chiesto misure più efficaci per monitorare i gruppi violenti.