Se il riscaldamento globale non venisse arrestato, la percentuale potrebbe salire al 50% entro il 2050
LOSANNA - Anche se il riscaldamento globale venisse completamente arrestato, il volume dei ghiacci sulle Alpi europee diminuirà del 34% entro il 2050. Se continuerà allo stesso ritmo, la quota salirà quasi al 50%.
È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi condotto da ricercatori della facoltà di geoscienze e ambiente dell'Università di Losanna (Unil), che è stato pubblicato sulla rivista Geophysical Research letters.
Entro il 2050, almeno il 34% del volume di ghiaccio delle Alpi europee sarà scomparso, secondo un nuovo modello informatico sviluppato dagli autori in collaborazione con l'Università di Grenoble (F) e il Politecnico federale e l'Università di Zurigo.
La simulazione si basa su un ipotetico scenario in cui il surriscaldamento si è arrestato nel 2022 e mostra che i ghiacciai continuano a subire perdite dovute a fenomeni di inerzia. La realtà del futuro è però diversa, poiché le emissioni di gas serra continuano ad aumentare in tutto il mondo, ha sottolineato l'Unil in un comunicato stampa odierno.
La seconda proiezione, più realistica, mostra che, se la tendenza allo scioglimento degli ultimi 20 anni continuerà, quasi la metà (46%) del volume di ghiaccio delle Alpi sarà effettivamente scomparsa entro il 2050. Questa cifra sale al 65% se si estrapola sulla base dei dati degli ultimi dieci anni.