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Dopo averla uccisa l'ha gettata in un campo di grano. La donna aveva ereditato 315.000 franchi dal primo marito.
NAKHON RATCHASIMA - Un svizzero di 53 anni ha ucciso la moglie thailandese nella provincia di Nakhon Ratchasima. Orathai P., questo il nome della donna, risultava scomparsa dall'8 gennaio. Il marito R. aveva dichiarato alla polizia che la donna era scappata di casa dopo una discussione. Stando a quanto scrivono i media locali la donna aveva ereditato oltre 13 milioni di baht (circa 315.000 franchi svizzeri) dal primo marito svizzero, morto nel 2021. Successivamente è convolata a seconde nozze con R., anche lui cittadino svizzero, con un passato lavorativo come macchinista alle FFS. I due si sarebbero trasferiti in Thailandia circa due anni fa.
Ha confessato il crimine - R. è stato interrogato oggi in una stazione di polizia dopo che la polizia aveva scoperto alcune contraddizioni. Ad esempio, la moglie deceduta non aveva portato con sé le scarpe o altri oggetti dopo la presunta fuga. A quel punto la polizia ha ritenuto opportuno confiscare il passaporto dell'uomo. Dopo ore di interrogatorio, R. ha finalmente ammesso di aver strangolato la moglie durante una lite, per poi gettare il corpo in un campo di grano a circa sei chilometri dalla casa che condividevano.
Il conto in banca era quasi vuoto
La polizia ha indagato anche sul conto bancario della defunta e ha scoperto che il denaro era stato trasferito da questo conto a quello di R. intorno alle 22 dell'8 gennaio. La sorella della donna uccisa ha raccontato alla polizia che Orathai aveva alla fine meno di 2000 baht sul suo conto.
L'uomo dal canto suo aveva dichiarato alle autorità che la moglie gli aveva trasferito personalmente il denaro utilizzando un'applicazione bancaria per saldare un debito. La polizia è ora in attesa dei risultati della revisione della banca, dopodiché tutte le informazioni saranno raccolte come prove e linee guida per le indagini.
