L'allarme della Prevenzione Svizzera della Criminalità per una nuova truffa con una bolletta fasulla (e dal nome storpiato).
ZURIGO - 335 franchi di canone radiotelevisivo da pagare via fattura su richiesta della Searfe. Sì, non è un refuso, ma bensì una truffa.
Come riportato su Facebook dalla Prevenzione Svizzera della Criminalita (Psc) bollette di questo tipo sono arrivate a diversi fuochi in diversi cantoni svizzeri.
A ben guardare, però, il logo diverso (e il nome di Serafe storpiato in Searfe) saltano subito all'occhio.
Chi, invece, non presta troppa attenzione alla corrispondenza che si trova fra le mani rischia di vedersi soffiare una somma non esattamente trascurabile: «È proprio quello che si aspettano i truffatori, con tutti i bollettini di pagamento che girano in un'economia domestica un errore di questo tipo può capitare», commenta la Psc.
Nel caso in cui ci siate cascati, «in ogni caso non vergognatevene e segnalate subito quanto successo alla polizia», conferma la Protezione, «si tratta di un tentativo di frode, che è un reato punibile dalla legge».
Va anche detto che recuperare il maltolto sarà verosimilmente davvero difficile.