La cocaina e l'hashish sempre più presenti nelle località sciistiche, fra turisti e lavoratori stagionali. E la polizia è in affanno.
SION - Dalle piste di neve ghiacciata a quelle stupefacenti, il passo è - a quanto pare - sempre breve.
A confermarlo è la Polizia cantonale vallesana che, come ogni stagione invernale, si trova alle prese con un boom di spaccio e consumo: «È una piaga impossibile da guarire nelle località sciistiche», confermano le autorità che sono impegnati giorno e notte ad arginare un fenomeno che però pare impossibile da delimitare.
«Durante la stagione invernale la popolazione dei nostri comuni aumenta in maniera esponenziale, e con i turisti arriva anche la droga», spiegano gli agenti.
Lo scorso 26 gennaio, nel mirino di una grande operazione antidroga è stato il popolare comprensorio di Verbier (VS). Quel venerdì, infatti, i poliziotti vallesani (in uniforme e in borghese) hanno effettuato diverse perquisizioni fra i passanti e i frequentatori della movida serale.
Sono state sequestrate «varie quantità di droga, soprattutto cocaina e hashish». Quattro persone sono state denunciate al Ministero pubblico vallesano: «Si tratta di turisti e di stagionali, sia spacciatori che consumatori», ha confermato a 20 minutes Stève Léger, portavoce della Cantonale.
Se da una parte la Polizia parla di «fenomeno costante», con un focus particolare proprio a Verbier, la popolazione autoctona non è proprio dello stesso avviso.
«Sta diventando sempre più difficile assumere personale senza incappare in qualcuno che faccia uso di droga», conferma a Heidinews una gerente di un locale di Verbier che ha beccato un suo dipendente 40enne nel bel mezzo di una "striscia" di coca: «Ormai è così, dopo l'after-party ti “fai” e sei pronto a tornare al lavoro», commenta.
Nel 2006 uno studio delle Nazioni Unite aveva rivelato che Saint-Moritz, durante i periodi più caldi, è la città in Svizzera in cui si consuma in assoluto più cocaina. La Fedpol non ha cifre che confermino o smentiscono questa cosa ma ritiene che «la situazione del traffico di droga nelle località turistiche elvetiche non sia eccezionale».
Tornando in Vallese, questo tipo di operazioni antidroga saranno condotte lungo tutto il corso della stagione (e non solo a Verbier). Le speranze che questo possa cambiare le cose, però, non sono molte: «Almeno ricordiamo alla gente che ci sono dei controlli», chiosa Léger.
Galeotti festa e lavoro non-stop
«Di dati che ci mostrino l'entità del consumo di droga sulle piste ticinesi ce ne sono pochissimi e non sono conclusivi. Ma possiamo supporre che questo aumenti in certi periodi dell'anno nei luoghi in cui la gente si diverte», spiega Frank Zobel, vicedirettore di Dipendenze Svizzera, «è vero anche che chi lavora 7 giorni su 7 durante i festivi sono più a rischio per quanto riguarda la possibilità di sviluppare un consumo problematico di droga, come accade in altre professioni con turni notturni o impiego prolungato nell'arco di più giorni».