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La decisione è ora oggetto di valutazione viste le precarie condizioni di salute dell'uomo
LOSANNA - La condanna a quattordici anni di carcere inflitta dal Tribunale cantonale bernese a un cittadino dello Sri Lanka per tentato assassinio è definitiva. L'uomo nel 2020 aveva sparato cinque colpi di pistola alla sua ex fidanzata, che è sopravvissuta. Il Tribunale federale (TF) ha però ordinato all'istanza inferiore di esaminare in modo più approfondito se l'espulsione dalla Svizzera sia ammissibile dato il grave stato di salute del condannato.
In una sentenza del 6 marzo pubblicata giovedì, la prima Corte di diritto penale del TF ha accolto il ricorso dell'uomo solo su questo punto. Non è stata invece messa in dubbio la qualificazione del reato né la pena.
Al momento del verdetto del Tribunale cantonale, nel marzo dello scorso anno, era previsto che al condannato fosse amputata una gamba. Oggi 57enne, l'uomo di etnia tamil soffre di insufficienza renale cronica e deve sottoporsi regolarmente a dialisi. Secondo la sentenza del TF, presenta anche altre gravi patologie.
I giudici bernesi non si sono espressi sulla vita quotidiana dell'uomo al suo ritorno nello Sri Lanka. Secondo il TF avrebbero dovuto esaminare di quale assistenza avrà bisogno e quali cure saranno necessarie per garantire che le sue condizioni non peggiorino rapidamente e in modo irreversibile.
La situazione sul posto a questo proposito non è chiara, ha riassunto il Tribunale federale. L'istanza inferiore aveva constatato che il ricorrente non aveva famiglia o parenti stretti nello Sri Lanka. Date queste circostanze, è necessario che la corte bernese riesamini il caso.
