Dopo l'ultimo episodio di violenza che lo ha visto protagonista, cosa rischia ora Brian Keller? Lo spiega un esperto
ZURIGO - Dagli insulti volati sui social alle mani. Brian Keller, l'ex detenuto più noto in Svizzera, è tornato a far parlare di sé dopo aver preso a pugni un TikToker, tale Skorp808, reo di aver insultato alcuni famigliari e di averlo minacciato. Il 28enne - un tempo noto alle cronache con lo pseudonimo Carlos - è tornato in libertà lo scorso novembre. Ma dopo quanto accaduto in questi giorni potrebbe tornare in custodia?
«Dipende dalle autorità. È noto che la faida tra questi due soggetti sta andando avanti da tempo. E questo fa sorgere spontanea una domanda - ha spiegato l'avvocato Christian Lenz, interpellato da 20 Minuten -: se non si agisce ora, cosa potrebbe accadere in futuro?». Secondo l'esperto «il Ministero pubblico e, in seguito, il Giudice dei provvedimenti coercitivi devono verificare se esiste un motivo per la detenzione», come il rischio di fuga o di recidiva, «e un'ipotesi di reato, come sembra esserci».
In caso positivo, sottolinea Lenz, «Brian potrebbe essere nuovamente posto in custodia. Ora, io non conosco le carte e non posso dire se questo accadrà o meno. Quello che è certo è che con questo gesto non ha fatto un favore né a sé stesso né ai suoi difensori».
Le immagini dell'alterco, culminato nello scontro fisico, tra il 28enne e il suo rivale hanno trovato la strada virale dei social network. Nel filmato si vede Keller colpire con forza il TikToker più volte alla testa. «In caso di percosse alla testa, le autorità sono molto rigide» e nel concreto, spiega l'esperto, «in caso di condanna, potrebbe ricevere una pena da uno a dieci anni. E i suoi precedenti potrebbero pesare».