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Sgomberati con la forza dal Politecnico

ZURIGOSgomberati con la forza dal Politecnico

07.05.24 - 14:53
28 persone sono state controllate e denunciate. A Losanna e Ginevra le autorità si stanno comportando diversamente
VIDEO 20MINUTEN
Fonte 20 Minutes
Sgomberati con la forza dal Politecnico
28 persone sono state controllate e denunciate. A Losanna e Ginevra le autorità si stanno comportando diversamente

ZURIGO - La polizia municipale di Zurigo è intervenuta per sgomberare i manifestanti che stavano occupando dalle 11.30 l'atrio del Politecnico federale di Zurigo (ETH). Gli agenti, secondo quanto riferito da un giornalista di 20 Minuten presente sul posto, hanno accompagnato fuori la stragrande maggioranza dei presenti. Alcuni, letteralmente, di peso.

Intorno alle 14.30 restavano solo una decina di manifestanti negli spazi dell'ateneo. «La direzione dell'ETH ha presentato una denuncia penale contro le persone rimaste, per violazione di domicilio». La polizia, nella sua nota stampa, ha ribadito di aver intimato ai presenti di allontanarsi dall'area e di essere intervenuta solo dopo la scadenza del tempo limite concesso. Le persone controllate, allontanate e denunciate sono complessivamente 28.

In Romandia va diversamente - Gli agenti erano arrivati sul posto in forze, facendo capire che non avrebbero tollerato il proseguimento della protesta. A differenza di quanto sta accadendo in Romandia, non è prevista l'evacuazione degli studenti all'Università di Losanna, mentre presso il Politecnico della città vodese la direzione ha avuto modo di parlare con i manifestanti pro-Palestina, e ha ordinato a tutti di abbandonare l'edificio. Possono restare solo coloro che hanno la tessera studentesca.

Il direttore del Politecnico nutre il sospetto che molti dei partecipanti non siano nemmeno degli studenti. Impressione condivida da molti giornalisti presenti sul posto. Kathryn Hess Bellwald, vicepresidente del Comitato studenti ha dichiarato a 20 Minutes che «se gli occupanti non se ne dovessero andare volontariamente, arriverà la polizia».

«L'ETH non vuole il dialogo» - Tornando a Zurigo una manifestante, Eslem, si è detta delusa dall'operato della polizia. «Abbiamo cercato più volte il dialogo con l'ETH, ma non hanno risposto». Negli scorsi mesi «noi studenti avremmo voluto parlare del conflitto in Medio Oriente in seminari e conferenze».

Tutto sarebbe stato sistematicamente annullato dalle autorità universitarie. «Vogliamo dimostrare con la nostra presenza che molti studenti sono impegnati sul tema» e che il dialogo non è interrotto, ha spiegato ai colleghi di 20 Minuten.

La replica dell'istituto - Intanto è arrivata anche la presa di posizione dell'ETH di Zurigo che dice di non accettare azioni non autorizzate. «Le aule dell'università non sono disponibili per l'attivismo politico. L'Università è un luogo in cui opinioni e prospettive diverse possono e devono essere espresse apertamente. Ma questo deve avvenire all’interno di un quadro ordinato e approvato».

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