Lo shock degli abitanti di Männedorf dopo l'omicidio consumatosi mercoledì sera, nel parco di Villa Alma.
MÄNNEDORF - La brutale aggressione costata la vita a una runner, ieri sera a Männedorf, ha scosso profondamente la popolazione della cittadina del canton Zurigo.
I giardinieri paesaggisti José Silva (25) e Joel Eichenberger (26) erano sul luogo dell'omicidio, il parco di Villa Alma, fino a poco prima. «Abbiamo tagliato degli alberi e siamo ancora al lavoro, anche oggi, per degli interventi minori», spiega il 26enne.
Ma il pensiero del giardiniere va continuamente a quanto accaduto: «Dispiace soprattutto per la famiglia della vittima - aggiunge -. Lavorare è molto difficile, la testa va continuamente a quanto accaduto ieri».
«Aggredita in pieno giorno» - Stando ai giardinieri, il parco è frequentato spesso da jogger e persone che portano a passeggio i propri cani.
«Anche io lo frequento spesso, sia per nuotare che per una corsetta», conferma un 52enne di Männedorf. «Pensi che sia un posto tranquillo e sicuro, poi succede una cosa del genere». Il fatto che l'aggressione sia avvenuta tra le 19 e le 20 lo preoccupa. «È accaduto praticamente in pieno giorno», sottolinea.
Un'altra residente (60 anni), che vive a sua volta vicino al parco, ieri sera era lì verso le 18:30 per portare a spasso i cani: «Ho incrociato una donna su una panchina, altrimenti il parco sarebbe stato vuoto». Secondo la donna è probabile che l'aggressione sia avvenuta appena mezz'ora dopo. «Mi sono sempre sentita al sicuro in questo parco, ci sono andata anche a correre, ma ora non ci tornerò più».
«Una volta questo parco era considerato un luogo incantato», racconta a 20 Minuten Wolfgang von Muralt il direttore della casa di cura Villa Alma che dà nome al parco, «uno dei nostri dipendenti ha visto da una finestra l'uomo nudo che correva nel parco, mezz'ora dopo si è sentito l'urlo. La polizia è arrivata rapidamente, la prima a intervenire è stata un'agente in borghese in bici. Adesso i nostri ospiti hanno paura ad andare nel parco, anche se l'assassino è stato arrestato».
L'angolo di verde sul lago è molto apprezzato e battuto la sera: «C'è parecchio movimento», conferma von Muralt, «per questo il Comune avrebbe dovuto installare delle telecamere di sicurezza, e pure da un pezzo... Dopo l'imbrattamento del porticciolo qui vicino sono state installate subito, ma non nel parco...».
«All'improvviso ha iniziato a sfilarsi i pantaloni da ginnastica», stando a quanto raccontato da un altro testimone al Blick il 19enne inizialmente non era nudo ma si era recato al parco apparentemente con una amica: «Era lì con una ragazza e - a un certo punto - si è messo a gridare con lei. Io ho chiesto loro cosa stesse succedendo e se era tutto a posto, lui si è un po' calmato. Più tardi si è alzato in piedi e ha iniziato a spogliarsi e la ragazza è scappata, quando ha finito ha urlato: “Siete tutte uguali!” ed è scomparso. Ho subito chiamato la polizia», l'allarme però, è arrivato troppo tardi.