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BÜRGENSTOCKViola Amherd e quella foto fuori posizione

16.06.24 - 13:13
Intanto un soddisfatto ministro degli Affari esteri il documento sottoscritto al Bürgenstock «è un grosso successo», «noi sorpresi».
Keystone
Intanto un soddisfatto ministro degli Affari esteri il documento sottoscritto al Bürgenstock «è un grosso successo», «noi sorpresi».

Raggiungere la «pace» attraverso il «coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti». Questo, in estrema sintesi, l'obiettivo che, nella seconda giornata della Conferenza sulla pace in Ucraina, le oltre cento delegazioni presenti cercano di trovare nelle ore conclusive e decisive al Bürgenstock. Trovare un punto d'intesa, dunque, per poi estendere il dialogo alla Russia. Colloqui che, in pieno svolgimento, vengono definiti «un barlume di speranza per cominciare» dal ministro degli esteri turco Hakan Fidan. Una conferenza conclusiva è attesa per il pomeriggio di oggi (domenica).

17:50

Amherd spiega la foto "fuori linea"
Come fosse una foto di classe. Viola Amherd, impeccabile padrona di casa al Bürgenstock, risponde a una domanda sulla foto che ha fatto il giro delle agenzie, in cui la si vede simpaticamente uscire dalla linea di scatto. Uno scatto in stile berlusconiano insomma. Come si trattasse di una foto ricordo, di quelle che tutti abbiamo fatto a scuola o tra amici al mare. Ma ecco la spiegazione, ripresa da 20minuti: voleva semplicemente assicurarsi che tutti fossero in fila, da perfetta padrona di casa. «E non c'è nessun significato più profondo», ha sottolineato Amherd. (Red)

17:46
Keystone
17:35
afp
17:35

Amherd, fatto il possibile; Cassis, non è «dichiarazione finale»
"Abbiamo ottenuto ciò che era possibile fare date le circostanze". Lo ha affermato alla conferenza stampa della delegazione svizzera della Conferenza sull'Ucraina svoltasi al Bürgenstock (NW) la presidente della Confederazione Viola Amherd, accompagnata per l'occasione dal ministro degli affari esteri Ignazio Cassis.

Quest'ultimo, rispondendo a una domanda di un giornalista della Regione, ha affermato che non è un caso se il documento finale del vertice è un "comunicato congiunto" e non una "dichiarazione finale". "Un 'joint communiqué' ha un valore meno vincolante di una 'dichiarazione'", ha detto Cassis sostenendo come "in diplomazia ogni parola conta".

Lo scopo è avanzare a piccoli passi, e il fatto che quasi tutte le delegazioni abbiano sottoscritto il documento "è un grosso successo", ha sostenuto Cassis. "Siamo i primi ad essere rimasti sorpresi", ha sottolineato. È una base sulla quale si possono costruire le prossime tappe, ha aggiunto.

In merito al Russia e alla sua mancata presenza al Bürgenstock, Cassis ha detto di avere contatti regolari con Mosca. "Continueremo a discutere con la Russia anche dopo questa conferenza".

Non è però ancora chiaro come Mosca sarà coinvolta: "non tutti i percorsi che possiamo immaginare oggi consentono alla Russia di partecipare". La questione della territorialità non è stata affrontata alla conferenza: "a questo proposito ci troviamo a un punto morto".

Riguardo al ruolo che la Svizzera può svolgere nel futuro processo di pace Ignazio Cassis ha affermato che si "valuterà dove esso possa portare: l'obiettivo è quello di elaborare un percorso comune considerando i vari punti di vista". Un secondo vertice di pace potrebbe tenersi - secondo il capo del DFAE - ancora prima delle prossime elezioni presidenziali americane.

"Possiamo mediare, ma non possiamo agire da soli. Abbiamo bisogno del sostegno di altri", ha dichiarato Cassis. Parlando di una possibile conferenza in Canada sulle questioni umanitarie, ha affermato che "la Svizzera e altri paesi vogliono costruire questi ponti". E anche Berna è pronta a organizzare incontri a livello tecnico, se richiesto, ha aggiunto Viola Amherd.

Alla domanda se la Svizzera sarebbe chiamata ad arrestare Vladimir Putin in ossequio al mandato emesso dalla Corte penale internazionale (CPI) qualora questi dovesse venire in Svizzera, la presidente della Confederazione ha detto che in questo caso si potrebbe fare un'eccezione dato che si tratterebbe della partecipazione a un processo di pace. Serve una decisione formale del Consiglio federale e il caso andrebbe discusso con la CPI, ha aggiunto Amherd.

Rispondendo alla domanda se la Svizzera sarebbe pronta a partecipare anche a un vertice di pace organizzato dalla Cina, il ministro degli esteri elvetico ha affermato: "in linea di principio, ogni iniziativa di pace è ben accetta, almeno per la Svizzera".

Cassis ha aggiunto: "abbiamo già sei o sette approcci o formule di pace. Stiamo cercando i denominatori comuni e li stiamo discutendo. Se la Cina e il Brasile hanno dei piani di pace, ci interessano". Amherd si è detta d'accordo con il collega di governo: "qualsiasi iniziativa di pace è ben accetta, ma dovrebbe essere basata sul diritto internazionale".

Parlando più in generale della Conferenza sul Bürgenstock, Amherd, rispondendo a chi ha parlato di fallimento, ha detto di essere "convinta che l'evento abbia avuto un buon risultato". "Nel complesso ho ricevuto feedback positivi da tutti i partecipanti, che hanno ringraziato per aver offerto questa piattaforma di dialogo".

In precedenza la presidente della Confederazione aveva sottolineato come sia la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022 che la pace è stata discussa in un vertice di alto livello. "Il fatto che la stragrande maggioranza degli Stati qui riuniti abbia approvato il documento finale dimostra ciò che la diplomazia può ottenere con un lavoro paziente", ha sostenuto Amherd.

Quest'ultima ha spiegato che la grande maggioranza dei partecipanti al vertice ha raggiunto un consenso su tre punti. In primo luogo è stato richiesto che qualsiasi uso dell'energia nucleare e delle strutture nucleari debba condotto in modo sicuro, protetto, monitorato e compatibile con l'ambiente.

In secondo luogo, i firmatari della dichiarazione si sono detti d'accordo nel definire "inaccettabile" gli attacchi alle navi mercantili alle infrastrutture portuali. Infine, si è chiesto uno scambio completo dei prigionieri di guerra e il ritorno in Ucraina dei bambini deportati in Russia e la liberazione dei civili detenuti.

17:02
Afp
17:01

«Russia non pronta a pace giusta»
«84 Paesi hanno aderito immediatamente (il documento finale) e questo è un successo», ha detto oggi il Presidente ucraino. E comunque la Russia e i suoi leader «non sono pronti per una pace giusta», ha aggiunto.

Zelensky ha sottolineato che la Russia esercita sin dai tempi dell'Unione Sovietica un'influenza su alcuni Paesi. Poco prima aveva dichiarato che in Ucraina «non dovremmo preoccuparci della Russia. Facciamo quello che dobbiamo fare», sottolineando che non sono «incomprensioni diplomatiche» a separare Kiev e Mosca, ma una guerra. (ats)

15:30

«Il successo più grande sarebbe fine guerra»
La Russia "ha fatto di tutto perché i leader non arrivassero" a partecipare al summit per la pace ma i leader hanno partecipato ugualmente. Lo ha affermato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa, al termine della conferenza tenutasi sul Bürgenstock (NW). "Il successo più grande per noi è la fine della guerra". La conferenza di "oggi è il primo passo" verso quell'obiettivo, "ma piuttosto potente", ha sottolineato Zelensky. (ats)

15:11
Afp
15:10

«Nessuna pace senza integrità dell'Ucraina»
«Non c'è pace che duri senza l'integrità territoriale» dell'Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa di chiusura della Conferenza sul Bürgenstock (NW).

"Muovere verso la pace significa agire velocemente" ha detto. "Abbiamo Paesi che mostrano interesse a ospitare un secondo vertice".

"Stiamo rispondendo all'attacco della Russia non solo difendendo la vita umana, ma anche attraverso la diplomazia", ha aggiunto. "Il nostro obiettivo è che tutti i paesi del mondo si uniscano a questa nobile causa".

Zelensky ha poi affermato chiaramente che non può esserci pace senza l'integrità del territorio ucraino. Su questo aspetto si è espressa anche la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che ha sottolineato come "nessun Paese accetterebbe le condizioni oltraggiose" enunciate da Vladimir Putin per l'Ucraina.

Von der Leyen ha poi ringraziato la Svizzera per aver organizzato il vertice odierno: "questo dimostra l'abilità diplomatica della Svizzera". La partecipazione ad alto livello al summit odierno è espressione della grande preoccupazione mondiale riguardo alle minacce nucleari e alla sicurezza alimentare.

Secondo von der Leyen, il percorso verso la vera pace richiede pazienza. "Spero e lavoro affinché questo giorno arrivi presto" ha chiosato.

Da parte sua, il premier canadese Justin Trudeau ha annunciato che il suo Paese ospiterà la prossima conferenza sull'Ucraina dei ministri degli Esteri nei prossimi mesi.

"Dobbiamo continuare il nostro impegno. La guerra in Ucraina va avanti da troppo tempo", ha detto. "Non possiamo accettare che le cose continuino così" ha aggiunto.

"Vogliamo che i combattimenti finiscano. Un gran numero di paesi si sono riuniti qui in questa conferenza per sostenere la pace. Vogliamo raggiungere una pace giusta in Ucraina basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite", ha dichiarato. (ats)

15:04

I prossimi passi, con la Svizzera protagonista
La Svizzera continuerà a impegnarsi per la pace in Ucraina. Lo ha assicurato la presidente della Confederazione Viola Amherd durante la conferenza stampa conclusiva della Conferenza del Bürgenstock (NW). La Svizzera continuerà a svolgere un "ruolo attivo" e "il nostro impegno rimane invariato", ha dichiarato la consigliera federale definendo la conferenza organizzata questo fine settimana "un successo". Per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022, la pace è stata discussa in un vertice di alto livello. "Il fatto che la stragrande maggioranza degli Stati qui riuniti abbia approvato la dichiarazione finale dimostra ciò che la diplomazia può ottenere con un lavoro paziente", ha sostenuto Amherd.Amherd ha spiegato che la grande maggioranza dei partecipanti al vertice ha raggiunto un consenso su tre punti. In primo luogo è stato richiesto che qualsiasi uso dell'energia nucleare e delle strutture nucleari debba condotto in modo sicuro, protetto, monitorato e compatibile con l'ambiente.

In secondo luogo, i firmatari della dichiarazione si sono detti d'accordo nel definire "inaccettabile" gli attacchi alle navi mercantili alle infrastrutture portuali. Infine, si è chiesto uno scambio completo dei prigionieri di guerra e il ritorno in Ucraina dei bambini deportati in Russia e la liberazione dei civili detenuti. (ats)

14:22

Non raggiunto il consenso su come e quando coinvolgere la Russia
Le delegazioni partecipanti al vertice sull'Ucraina tenutosi al Bürgenstock (NW) non sono riuscite a concordare un approccio chiaro in merito al coinvolgimento della Russia in un processo di pace. Non c'è consenso sul quando e come Mosca debba essere coinvolta, ha detto la consigliera federale Viola Amherd al termine della conferenza.

Sono necessari "ulteriori passi" e la Svizzera è pronta a fare la sua parte, ha detto Amherd. "La conferenza ha creato uno slancio", ha aggiunto la presidente della Confederazione. La dichiarazione del vertice invia un segnale forte sulla necessità di cambiamenti. Ci sono idee comuni per una pace giusta e duratura. (ats)

14:19

Usa, cammineremo a fianco Kiev fino alla pace
"Questo vertice, dal nostro punto di vista, è una pietra miliare fondamentale nel percorso verso una pace giusta" lo ha detto Jake Sullivan consigliere per la Sicurezza Nazionale alla Casa Binca durante il summit sulla pace per l'Ucraina tenutosi al Bürgenstock (NW). "L'America camminerà con orgoglio con l'Ucraina lungo quel percorso finché l'Ucraina non arriverà alla pace".

Secondo Sullivan, "la visione di pace che è stata avanzata qui oggi da così tanti paesi diversi, è radicata nei principi a cui tutti noi abbiamo aderito. Tutti noi vorremmo vivere in un mondo governato da questi principi perché ci rendono tutti sicuri. Questa è la visione giusta mentre andiamo avanti". (ats)

14:15

La bozza del discorso di Viola Amherd
È stato diffuso il contenuto di quello che sarà il discorso di Amherd; conterrà anche i tre punti centrali della conferenza, concordati nella dichiarazione. «Questi sono gli obiettivi concreti - si legge nella bozza - che ci siamo prefissati e per cui noi tutti ci adopereremo»:

In primo luogo, qualsiasi ricorso all’energia nucleare e a impianti nucleari deve essere sicuro, protetto, sorvegliato e rispettoso dell’ambiente.

Secondo, la sicurezza alimentare non deve essere usata in nessun modo come arma. Gli attacchi contro le navi mercantili nei porti e lungo tutto l’itinerario, nonché contro i porti civili e le infrastrutture portuali civili sono inaccettabili.

Infine, tutti i prigionieri di guerra devono essere liberati con uno scambio completo. Tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente e tutti gli altri civili ucraini detenuti arbitrariamente devono rientrare in Ucraina. (DDPS)

14:08
20min
13:52

Firmano in 84 sui 100 partecipanti
La dichiarazione finale della Conferenza sulla pace del Bürgenstock (NW) sarà firmata da 84 dei circa 100 Stati e organizzazioni partecipanti. I contenuti non sono ancora noti. Tra i firmatari non figura alcun Stato "BRICS", come India, Brasile e Sudafrica.

Cina e Russia non hanno partecipato al summit di Burgenstock.Brasile, India e Sud Africa erano presenti, ma non hanno mandato i loro capi di Stato o di governo. Come ha fatto pure l'Arabia Saudita, che tuttavia non è "BRICS".

Confrontando l'elenco dei partecipanti alla conferenza con l'elenco dei Paesi che sostengono la dichiarazione finale, si deduce che sono tredici quelli che non la firmeranno. Si tratta dunque di Armenia, Bahrein, Brasile, India, Indonesia, Colombia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Sudafrica, Suriname, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti. (ats)


13:13

Chiusura del vertice, previsti 25 interventi
Sono 25 gli interventi previsti nella riunione plenaria di chiusura del Vertice per la pace in Ucraina. Ad aprirlo è stata la premier italiana Giorgia Meloni, giunta poco prima al Bürgenstock (NW). Prendono poi la parola vari altri oratori di alto rango, tra cui il primo ministro olandese Mark Rutte, il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e quello norvegese Jonas Gahr Store. Parleranno pure la segretaria generale del Consiglio d'Europa Marija Pejčinović Burić, e la sottosegretaria generale dell'ONU Rosemary DiCarlo, il patriarca ecumenico Bartolomeo I e il segretario di Stato del Vaticano Pietro Parolin. Concluderanno la riunione il consigliere per la sicurezza nazionale USA Jake Sullivan e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Alle 14.30 è prevista la conferenza stampa di chiusura. (ats)

12:54
keystone-sda.ch (MICHAEL BUHOLZER)
12:53

La dichiarazione finale (probabilmente) non sarà firmata da tutti
La dichiarazione finale della Conferenza sull'Ucraina in corso Bürgenstock (NW) probabilmente non sarà firmata da tutti i partecipanti. Lo ha indicato oggi il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Ciò, ha sostenuto l'austriaco, non indebolisce l'impegno comune: "si tratta di sottigliezze diplomatiche, come l'impiego di certe parole", ha dichiarato a margine del vertice,."Per questo motivo - ha sottolineato Nehammer in dichiarazioni riportate dalla Dpa - non sono così preoccupato se tutti non firmano adesso". Per il cancelliere austriaco è anche difficile esprimersi in merito alla portata della conferenza. Prima che anche la Russia possa prendere posto al tavolo dei negoziati, è ipotizzabile un'altra conferenza in un altro formato, ha detto. (ats)

12:30

Meloni, "Italia ha sempre fatto la sua parte"
"L'Italia ha sempre fatto la sua parte e non ha intenzione di andarsene, abbiamo bisogno di unire i nostri sforzi per aiutare l'Ucraina a guardare al futuro. È esattamente ciò che abbiamo fatto al G7 sotto la presidenza italiana". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando alla conferenza di pace al Bürgenstock (NW).

Meloni ha ricordato l'accordo "estremamente significativo" raggiunto dai leader in Puglia di supporto economico a Kyev, quindi si è rivolta direttamente al presidente Zelensky: "Caro Volodymyr, puoi continuare a contare su di noi per tutto il tempo che sarà necessario: continueremo tutti gli sforzi necessari" perché "tutti soffrono le conseguenze globali di questo conflitto.

Faremo il possibile per costruire un futuro di pace e libertà per l'Ucraina". (ats askanews)

12:29

Siamo alle dichiarazioni conclusive
Sono in corso le dichiarazioni finali dei leader partecipanti. A cominciare dalla Lituania. La Meloni, che avrebbe dovuto parlare per prima, parlerà quinta per ribadire - come fatto al G7 - che pace non significa resa o sottomissione. Alle 14.30 la conferenza stampa conclusiva.

12:09
FotoX
12:08
12:07

«Corsa mattutina in Svizzera con amici e colleghi»
Il presidente finlandese Alexander Stubb ha pubblicato su X la foto di una sessione di ginnastica mattutina davvero esclusiva. Il finlandese ha infatti fatto jogging sul Bürgenstock con i suoi amici e colleghi di Svezia, Norvegia, Estonia e Belgio. Si tratta - tra gli altri - del vice primo ministro svedese Ebba Busc, che ha commentato la foto: «Mattinata energizzante con amici e colleghi in Svizzera», e di Jonas Gahr Støre, Primo ministro della Norvegia. (fonte/X)

11:24

Kuleba apre alla Russia
"I paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l'Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi". Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti a margine della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW):

"Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l'altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l'Ucraina a quel tavolo nella posizione più forte possibile", ha detto precisando che "il processo di finalizzazione del comunicato (conclusivo congiunto) è nella sua fase finale".

"Due settimana fa si scriveva che l'Arabia Saudita aveva declinato l'invito al vertice e noi sapevamo che non era vero. Il fatto che sia qui dimostra che è impegnata nel processo di pace: Riad è nella partita", ha anche affermato Kuleba rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di alcuni paesi del cosiddetto Sud globale.

Riad aveva parlato della necessità di "compromessi difficili". "Noi rispettiamo le posizioni degli altri paesi. La nostra posizione è chiara: i principi fondamentali del diritto internazionale e della carta dell'Onu devono essere al centro del processo di pace, sul resto possiamo parlare".

11:18
20min
11:10

«Bürgenstock senza valore per la Russia»
«Un vero processo di negoziazione inizierà senza riferimenti all’evento del Bürgenstock. I documenti risultanti dall’incontro in Svizzera non avranno alcun significato per la Russia», lo ha affermato l'ambasciatore russo in Svizzera Sergei Garmonin al domenicale SonntagsZeitung.

10:16
20min/screenshotVideoIl cancelliere Olaf Scholz torna a Berlino.
10:14

Il programma della seconda giornata
Il summit ha ripreso ufficialmente alle 9, ma non in gruppi numerosi. Gli Stati saranno divisi in gruppi di lavoro che discuteranno i tre temi: sicurezza nucleare, bambini ucraini rapiti e spedizioni di grano attraverso il Mar Nero. Nel frattempo prosegue un intenso dibattito sulla dichiarazione finale. Il successo – o il fallimento – del vertice dipenderà molto dal suo contenuto.

La conferenza stampa finale con la Presidente federale Viola Amherd e il presidente ucraino Volodimir Zelensky avrà luogo alle 14.30, un'ora e mezza prima dell'ora originariamente prevista.

10:01

Molti capi di Stato se ne sono già andati
Dopo il primo giorno dei congressi se ne sono andati diversi capi di Stato e di governo, tra questi la vicepresidente americana Kamala Harris e il cancelliere federale Olaf Scholz. «Lascerà la conferenza prima del previsto e l'aereo tornerà a Berlino domenica mattina», scriveva infatti di Scholz lo “Spiegel”.

Secondo Sebastian Ramspeck, corrispondente internazionale della SRF, questo non è un buon segno: «Quasi tutti i partecipanti al vertice smorzano notevolmente le proprie aspettative. Nessuno si illude che dal Bürgenstock la pace possa essere in vista, nemmeno all'orizzonte». Ecco che molti capi delegazione se ne sono andati dopo il ​​primo giorno del vertice e non hanno voluto aspettare la fine. (20min)

09:46

«La rinuncia al territorio per la pace ha troppo spesso portato a ulteriori aggressioni»
"L'esito dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina avrà un profondo effetto sull'architettura della sicurezza non solo europea, ma anche globale. Principi come la sovranità, l'integrità territoriale e il discredito dell'aggressione come strumento di governo sono gli elementi più importanti e devono essere preservati a tutti i costi", ha detto ieri la prima ministra estone, Kaja Kallas, intervenendo alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW).

"Mi preoccupa sentir parlare di piani o iniziative di pace che non menzionino nemmeno i valori fondamentali della carta delle Nazioni unite, i principi che costituiscono la base per garantire la pace a livello globale", ha detto ancora Kallas sottolineando la necessità di mantenere centrale il principio dell'integrità territoriale dell'Ucraina.

"La storia ha dimostrato che la rinuncia al territorio per la pace ha troppo spesso portato e porterà a ulteriori aggressioni", ha ricordato ancora la premier estone. "Per raggiungere la pace, dovremo imparare dai nostri stessi errori: non farlo comporterebbe un costo colossale in vite umane in tutto il mondo". (ats ans)

09:43
Keystone
09:24

«Per fare la pace servono tutti»
«Il raggiungimento della pace richiede il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti», si legge in un comunicato congiunto diffuso questa notte da media internazionali.

I media di Kiev sottolineano che il comunicato della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW) è una bozza datata 13 giugno su cui non è stato ancora raggiunto un accordo ufficiale tra i partecipanti al vertice.

Esiste un possibile scenario in cui il documento potrebbe essere adottato senza il consenso di tutti i partecipanti, con controversie sorte su parole specifiche del comunicato. Tuttavia il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha dichiarato che esiste un chiaro consenso tra i partecipanti riguardo al comunicato congiunto.

Di seguito il testo del comunicato: «La guerra in corso della Federazione russa contro l'Ucraina continua a causare sofferenze e distruzioni umane su larga scala e a creare rischi e crisi con ripercussioni globali per il mondo. Ci siamo riuniti in Svizzera il 15 e 16 giugno 2024 per rafforzare un dialogo di alto livello sui percorsi verso una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina. Abbiamo ribadito le risoluzioni A/RES/ES-11/1 e A/RES/ES-11/6 adottate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e sottolineato il nostro impegno a sostenere il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite».

«Questo vertice è stato costruito sulle precedenti discussioni che hanno avuto luogo sulla formula di pace dell'Ucraina e su altre proposte di pace. Apprezziamo profondamente l'ospitalità della Svizzera e la sua iniziativa di ospitare il vertice di alto livello come espressione del suo fermo impegno nella promozione della pace e della sicurezza internazionali».

«Abbiamo avuto uno scambio fruttuoso, globale e costruttivo di vari punti di vista sui percorsi verso un quadro per una pace globale, giusta e duratura. In particolare, riaffermiamo il nostro impegno ad astenerci dalla minaccia o l'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, i principi di sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti gli Stati, inclusa l'Ucraina, all'interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale, comprese le acque territoriali, e la risoluzione delle controversie con mezzi pacifici come principi del diritto internazionale».

«Abbiamo inoltre una visione comune sui seguenti aspetti cruciali: in primo luogo, qualsiasi utilizzo dell'energia nucleare e degli impianti nucleari deve essere sicuro, protetto e rispettoso dell'ambiente. Le centrali e gli impianti nucleari ucraini, inclusa la centrale di Zaporizhzhia, devono funzionare in modo sicuro e protetto sotto il pieno controllo sovrano dell'Ucraina e in linea con i principi dell'Aiea (l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ndr) e sotto la sua supervisione. Qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari nel contesto della guerra in corso contro l'Ucraina è inammissibile».

«In secondo luogo, la sicurezza alimentare globale dipende dalla produzione e dalla fornitura ininterrotta di prodotti alimentari. A questo proposito, la navigazione commerciale libera, completa e sicura, nonché l'accesso ai porti marittimi nel Mar Nero e nel Mar d'Azov, sono fondamentali. Attacchi alle navi commerciali nei porti e lungo l'intero percorso sono inaccettabili, nonché contro i porti civili e le infrastrutture portuali civili. La sicurezza alimentare non deve essere utilizzata come arma in alcun modo. I prodotti agricoli ucraini dovrebbero essere forniti in modo sicuro e gratuito ai paesi terzi interessati».

«In terzo luogo, tutti i prigionieri di guerra devono essere rilasciati mediante scambio completo. Tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente, e tutti gli altri civili ucraini che sono stati illegalmente detenuti, devono essere restituiti all'Ucraina».

«Crediamo che il raggiungimento della pace richieda il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti. Abbiamo quindi deciso di intraprendere passi concreti in futuro nelle aree sopra menzionate con un ulteriore impegno dei rappresentanti di tutte le parti. La Carta delle Nazioni Unite, compresi i principi del rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità di tutti gli Stati, può e servirà come base per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina».

08:48

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: «Priorità è difendere integrità territoriale Ucraina»

«La priorità resta quella di difendere l'integrità territoriale dell'Ucraina», ha scritto sulla rete sociale X il capo della diplomazia italiana Antonio Tajani dal Bürgenstock. «L’Italia lavora per avere risultati concreti su sicurezza nucleare e alimentare, su liberazione dei prigionieri di guerra e sul rientro bambini», ha aggiunto il ministro degli esteri.

08:45

Scholz, «niente pace senza associare la Russia»

«È vero che la pace in Ucraina non può essere ottenuta senza coinvolgere la Russia», ha detto ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo intervento alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW), chiedendo allo stesso tempo a Mosca di ritirarsi completamente dalle zone occupate in Ucraina.

«La Russia potrebbe mettere fine alla guerra oggi o in ogni momento fermando gli attacchi e ritirando le truppe dall'Ucraina», ha aggiunto.

08:27
keystone-sda.ch (MICHAEL BUHOLZER)
08:26
keystone-sda.ch (URS FLUEELER)