L'uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari. L'accusa si concentra su presunti reati fiscali.
BERNA - La polizia del Guatemala ha arrestato, nel mese di giugno, un commerciante svizzero di caffè. L'uomo è attualmente agli arresti domiciliari. Il DFAE, a conoscenza del caso, «sta fornendo all'uomo protezione consolare», ha dichiarato oggi all'agenzia di stampa Keystone-ATS un portavoce.
I fatti noti - L'uomo in questione è il direttore generale dell'Associazione delle cooperative agricole dei produttori di caffè del Guatemala (Fedecocagua). Secondo i giornali del gruppo Tamedia la magistratura guatemalteca accuserebbe il 68enne di reati fiscali. L'associazione, va detto, si batte per gli interessi dei piccoli agricoltori del Paese centroamericano e i soci dell'uomo sospettano quindi un movente politico dietro il procedimento penale.
In passato - Secondo i media, il cittadino elvetico era già stato in prigione cinque mesi l'anno scorso. Era stato accusato di riciclaggio di denaro e i conti di Fedecocagua erano stati congelati. All'epoca, la Svizzera era intervenuta con una richiesta alle autorità del Guetemala. Oggi il DFAE ha confermato che alcuni conti sono stati sbloccati, ma la maggioranza rimane congelata.
Sanzioni - Ad aprile il Consiglio federale ha deciso di adottare le sanzioni dell'UE contro il Guatemala, in risposta «ai tentativi di alti funzionari giudiziari di minare lo Stato di diritto e dichiarare non valida la vittoria del candidato di sinistra Bernardo Arévalo alle elezioni presidenziali del 2023», scrive la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) sul suo sito web.