La decisione è del Tribunale amministrativo federale.
SAN GALLO - La famiglia della sorella dell'oligarca ucraino Igor Kolomoiski non sarà naturalizzata in Svizzera. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso degli interessati. A causa delle strette relazioni d'affari con Kolomoiski, le autorità temono una minaccia alla sicurezza interna ed esterna della Svizzera.
In una sentenza pubblicata oggi, il TAF ha dichiarato che vi erano indizi concreti che la sorella, il marito e il figlio minore avessero stretti legami con l'oligarca ucraino. Quest'ultimo è accusato di aver sottratto miliardi di dollari mentre era a capo della principale banca privata del Paese. Secondo i giudici, la famiglia che chiede la naturalizzazione trarrebbe un significativo beneficio finanziario da questo legame.
I coniugi e il figlio minore, che vivono a Ginevra dal 2005, hanno richiesto il passaporto rossocrociato nel 2017, mentre gli altri due figli maggiori erano già stati naturalizzati. La Segreteria di Stato della migrazione e poi il Tribunale amministrativo federale hanno respinto la domanda, adducendo motivi di sicurezza. La decisione è stata annullata dal Tribunale federale (TF) in quanto si basava su notizie di stampa.
Nella sentenza pubblicata oggi, il TAF ribadisce le sue preoccupazioni. I rapporti dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) e del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) hanno confermato le affermazioni dei media.
Patrimonio considerevole - Secondo il tribunale, vi è il sospetto di riciclaggio di denaro. Stando alla sentenza, la famiglia possiede diverse proprietà, tra cui appartamenti di lusso nel cuore di Parigi, un castello del XV secolo sulla sponda meridionale del Lemano, una villa del valore di oltre 31 milioni di franchi ad Anières (GE) e una casa del valore di oltre 5 milioni di franchi a Ginevra.
Date le circostanze, i giudici sangallesi non possono escludere che la sorella dell'oligarca abbia contribuito al riciclaggio dei fondi sottratti dal fratello. Questa conclusione li ha portati a respingere la richiesta di naturalizzazione. La decisione non è definitiva e può essere ancora impugnata presso il TF.
Fino al 2016, Igor Kolomoiski controllava PrivatBank, la più grande banca privata dell'Ucraina. In seguito a uno scandalo di corruzione, l'istituto è stato nazionalizzato. Lo stesso oligarca è stato accusato di aver sottratto miliardi alla sua banca. Kolomoiski è stato a lungo confidente del presidente Volodymyr Zelensky.