Non possedeva il necessario permesso di lavoro. Ora spera in un ricorso
ZURIGO - Voleva fare le pulizie per una sua amica di nazionalità russa, ma è stata arrestata. È successo a una donna ucraina di 42 anni residente a Zurigo.
La 42enne aveva acconsentito a pulire la residenza di questa sua amica a Klichberg (Zurigo) in cambio di un pasto caldo. Ma mentre stava lavorando, qualcuno ha suonato al campanello.
Alla porta si sono presentati due agenti di polizia, che hanno dapprima chiesto informazioni sul marito dell'amica e in seguito il documento di identità alla 42enne ucraina. Dopo essersi accorti che quest'ultima possedeva unicamente uno statuto S e che stava lavorando, l'hanno arrestata e portata in centrale a Thalwil.
«Ero spaventata e scioccata. Piangevo. Mi hanno trattato come una criminale», ha dichiarato la 42enne alla NZZ, specificando di aver aspettato per cinque ore prima di ricevere una spiegazione.
Ma in cosa consisteva la violazione? La donna stava lavorando senza permesso di lavoro. Quest'ultimo va chiesto al Cantone da parte del datore di lavoro, che in questo caso era la conoscente di nazionalità russa.
Ora, a nove mesi dall'accaduto, la 42enne ha ricevuto la decisione del ministero pubblico di Limmattal/Albis: dovrà pagare una multa da 60 aliquote giornaliere di 30 franchi ciascuna e assumersi le spese legali del processo, che ammontano a 1200 franchi.
Nel frattempo, la donna ha presentato ricorso, specificando di non essere stata al corrente di necessitare un ulteriore permesso per lavorare e che nei periodi di prova che aveva svolto in alcuni alberghi della regione non è stato mai menzionato il suddetto permesso.
Un portavoce del ministero pubblico ha confermato che l'imputata è stata arrestata perché sospettata di esercitare un'attività lucrativa senza la necessaria autorizzazione e che è attualmente in corso un procedimento penale anche nei confronti del suo datore di lavoro.