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ZURIGO"Carlos" torna in libertà

23.07.24 - 13:58
Nei confronti del «detenuto più famoso della Svizzera» saranno mantenute misure tali da evitare il rischio di nuovi episodi di violenza
20Minuten
Fonte ats
"Carlos" torna in libertà
Nei confronti del «detenuto più famoso della Svizzera» saranno mantenute misure tali da evitare il rischio di nuovi episodi di violenza

ZURIGO - La giustizia zurighese ha rilasciato oggi Brian Keller, mantenendo nei suoi confronti una serie di misure sostitutive per evitare il rischio di recidiva. Un tempo noto come "Carlos" e ormai considerato il «detenuto più famoso della Svizzera», il 28enne era tornato in carcere a inizio maggio dopo esser stato ripreso da una telecamera di sorveglianza mentre aggrediva un uomo, poi risultato essere un influencer suo acerrimo rivale.

Fra le misure disposte nei confronti di Brian Keller, il Ministero pubblico cita in particolare una psicoterapia e una consulenza sociopedagogica. Gli è inoltre stato vietato di entrare in contatto con il suo avversario, "Skorp808". Nel frattempo, la procura porta avanti il procedimento penale per istigazione a un crimine o alla violenza e lesioni semplici.

Un altro fascicolo è stato aperto nei confronti di Skorp808. Quest'ultimo è stato arrestato poco dopo Brian Keller, dopo averlo minacciato sulle reti sociali. I due sono da tempo ai ferri corti e si sono resi protagonisti di scontri partiti da video postati proprio sui social.

Brian Keller ha problemi con la giustizia da quando aveva nove anni e ha alle spalle una lunga serie di condanne per reati violenti. La vicenda più grave risale al 2011, quando accoltellò alla schiena un giovane che riportò gravi ferite.

A rendere Brian un "caso nazionale" era stato un reportage televisivo del 2013, in cui si riferiva delle misure di presa a carico decise a suo tempo dalla giustizia minorile. Il tutto ad un costo di circa 29'000 franchi al mese: una cifra a prima vista esorbitante, ma paragonabile ai costi di una presa a carico in una struttura chiusa.

Lo scorso novembre, il Tribunale distrettuale di Dielsdorf lo aveva condannato a 2 anni e mezzo di reclusione per lesioni personali e altri reati. La condanna era legata a diverse aggressioni al personale carcerario, messe in atto durante i tre anni in cui il giovane è stato tenuto in isolamento, in regime di carcerazione di sicurezza, nel penitenziario "Pöschwies" di Regensdorf (ZH).

Il tribunale non aveva ritenuto opportuno continuare la sua detenzione preventiva e Brian Keller, che era in carcere dal 2016, era stato rilasciato due giorni dopo la sentenza. Appena fuori dal carcere aveva dichiarato di voler prendere in mano la sua vita e coronare il suo sogno di sempre, diventare un campione di boxe.

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