Due fratelli dovranno rispondere delle accuse di omicidio, aggressione sessuale e furto.
LOSANNA - Si spacciavano per massaggiatori professionisti e fornitori di prestazioni sessuali. Si recavano a casa delle loro vittime - prevalentemente uomini gay conosciuti in rete -, li facevano accomodare, cominciavano a massaggiarli e quando meno se lo aspettavano, gli iniettavano una dose di tranquillante. Poi andavano alla ricerca di denaro contante, orologi e oggetti preziosi da mettere in borsa. È quello di cui sono stati accusati due fratelli di nazionalità rumena da un tribunale vodese.
Una pratica estremamente sconsiderata e pericolosa, che nel settembre e nel novembre dell'anno scorso aveva provocato la morte di due persone. L'allarme era stato lanciato in dicembre, dopo che una piattaforma online aveva contattato le autorità perché alcuni suoi utilizzatori erano stati sedati e derubati a casa loro. Da quel momento in poi sono stati segnalati 18 casi di cui 12 in Svizzera.
Uno si è verificato nel canton Berna. La vittima ha raccontato alle autorità di avere incontrato i due fratelli su Romeo.ch e di avere invitato uno di loro a casa sua. Terminato il massaggio è stato sedato e si è risvegliato ore dopo in stato confusionale e con gravi sintomi di intossicazione: vomito, brividi, attacchi di panico e crampi. Dal suo portafoglio era sparito il contante.
Casi simili si sono verificati in Vallese, nel canton Ginevra, Zugo e Basilea Campagna nell'arco degli ultimi due anni.
Attualmente i due si trovano in prigione. Il fratello maggiore (42 anni) in Vallese e quello minore (28) in Germania, dove è stato arrestato per crimini simili. Sono entrambi accusati di omicidio, aggressione sessuale e furto.