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In Svizzera sono tanti i luoghi instagrammabili presi d'assalto dai turisti. Non sempre però sono informati dei rischi e dei pericoli.
KANDERSTEG - La fotografia richiede tempo, pazienza e anche un pizzico di imprudenza. La mania dello scatto perfetto ha però invaso da tempo i social media alimentando un fenomeno non privo di rischi. Influencer e fotografi improvvisati, pur di immortalare un'immagine, si lanciano in spedizioni pericolose senza una preparazione adeguata e soprattutto sprovvisti della necessaria attrezzatura per il viaggio.
Il lago Oeschinen, nel canton Berna, è da tempo preso d'assalto ogni bella stagione da questo tipo di turismo. «La maggior parte dei turisti viene a conoscenza di questo luogo tramite i social media», ha spiegato a 20Minutes Lea Wandfluh, che lavora in un hotel della zona. Un'anteprima virtuale che poi condiziona l'esperienza di chi si reca in montagna. «Le persone si mettono in pericolo per una foto».
Gli esempi citati da Lea non mancano. Una valanga lo scorso mese di maggio è costata la vita a un uomo che con la sua comitiva si trovava su un sentiero chiuso. L'anno scorso invece una frana aveva minacciato il villaggio vicino al lago.
Insomma bisogna rispettare la montagna e prendere le dovute precauzioni (anche quando si tratta di scattare "solo" una foto). «Se i turisti stranieri vogliono recarsi sul Lago di Oeschinen in primavera, dovrebbero informarsi sulle condizioni della neve. Lo scioglimento del ghiaccio può provocare delle situazioni pericolose», ha invece spiegato Bruno Maerten, responsabile dell'Associazione dei sentieri escursionistici di Berna. Secondo Maerten la popolarità del lago sui social di per sé non è un problema. «Chi crea determinati contenuti deve però mettere in guardia sui rischi e i pericoli che si possono incontrare».
