Lo ha deciso il Tribunale federale. La giustizia zurighese dovrà riesaminare il caso
LOSANNA/ZURIGO - Il risarcimento di 50 franchi al giorno versato a Brian Keller (prima noto come Carlos) per i 20 giorni di isolamento in condizioni illegali che ha scontato nel 2017 è troppo esiguo, secondo il Tribunale federale. La giustizia zurighese deve ora riesaminare il caso.
La sentenza odierna si riferisce ai 20 giorni che Keller ha trascorso nel reparto di sicurezza del carcere distrettuale di Pfäffikon (ZH). Era stato trasferito lì a causa del suo comportamento estremamente aggressivo e delle minacce al personale del carcere. La detenzione in isolamento era sostanzialmente adeguata alle circostanze, secondo l'Alta Corte.
Il comportamento indisciplinato del detenuto aveva messo in difficoltà il personale del carcere. Le autorità però erano tenute a fare tutto il possibile per garantire che le condizioni di detenzione fossero conformi ai diritti umani. Le possibilità di farlo esistevano e le condizioni di detenzione imposte in quell'occasione non possono essere giustificate sotto vari aspetti, aggiungono i giudici federali.
Nel complesso, vi è stata una chiara violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti. E questo anche se il personale del carcere non può essere accusato di alcuna intenzione di umiliare o degradare il detenuto. Le violazioni sono dovute a richieste eccessive nel trattamento del detenuto e a procedure operative inadeguate e infrastrutture carcerarie insufficienti.
Caviglie sempre incatenate - Keller aveva le caviglie costantemente incatenate ed era vestito solo con un cosiddetto poncho psichiatrico. Per diversi giorni era sprovvisto di materasso e coperta, non aveva prodotti per l'igiene personale e non aveva accesso al cortile.
Il Tribunale distrettuale di Zurigo avrebbe dovuto tenere conto di questi elementi, affermano i giudici di Mon Repos ricordando che in una precedente sentenza aveva giudicato appropriato un risarcimento di 50 franchi al giorno perché un solo elemento delle condizioni di detenzione era discutibile.
Keller ha dovuto accettare numerose restrizioni non autorizzate e di ciò si è tenuto troppo poco conto, aggiunge l'Alta Corte precisando che questo non significa che Keller avesse diritto ai 40'000 franchi che aveva richiesto.