L'episodio a luglio. Ora il malvivente ha tempo una settimana per consegnarsi prima che il suo volto diventi di pubblico dominio
GOSSAU - «Il rapinatore è entrato indossando un pesante bomber nero, anche se fuori faceva molto caldo», racconta Miquel, che dirige un negozio di cellulari a Gossau (SG). L'uomo sospetta che il malvivente avesse premeditato il colpo, studiandolo nei dettagli. «Ha fatto irruzione proprio mentre uno dei due dipendenti era in pausa pranzo». Il rapinatore indossava un passamontagna durante l'aggressione.
Secondo la versione di un dipendente, si è presentato sventolando un machete e dando istruzioni molto chiare. «Ha chiesto contanti e ha ordinato di mettere i soldi in una borsa», ha raccontato a 20 Minutes. Quindi è scappato. I residenti lo hanno visto fuggire a piedi attraverso la Tellstrasse e poi in scooter verso la Florastrasse. «È riuscito a rubare 3'500 franchi in contanti», spiega Miquel.
Il dipendente non è rimasto ferito. «Ha preso ferie ed è riuscito a riprendersi un po' dallo shock», prosegue il titolare. «Ora abbiamo adottato misure in caso di episodi simili. D’ora in avanti ci sarà sempre una via di fuga per i nostri dipendenti».
Subito dopo la rapina, avvenuta sabato 27 luglio, la polizia cantonale di San Gallo ha avviato un'indagine che finora non ha avuto successo. Ma è riuscita ad ottenere le immagini che ritraggono il presunto colpevole. Su ordine della magistratura, entro una settimana saranno pubblicate prive di pixel, in modo da poter usufruire dell'aiuto dei cittadini per acciuffare il malfattore.