L'uomo è stato riconosciuto colpevole di tratta di essere umani e sequestro di persona. Condannata anche la moglie filippina.
ZURIGO - Uno svizzero di 46 anni è stato oggi riconosciuto colpevole di tratta di esseri umani e sequestro di persona dal Tribunale distrettuale di Andelfingen (ZH). Anche la moglie, filippina, è stata condannata. Per quest'ultima tra l'altro è stato emesso un ordine di espulsione.
All'uomo oltre a una pena detentiva di 36 mesi, di cui nove da scontare, è stato ordinato di sottoporsi a un trattamento ambulatoriale.
L'accusato, con una spiccata tendenza dominante e un disturbo narcisistico, aveva reclutato due giovani donne straniere con false promesse e le aveva sfruttate come «schiave domestiche». Le chiudeva ogni giorno in una gabbia e una di loro veniva anche legata.
La moglie, originaria delle Filippine, è stata condannata a una pena detentiva con la condizionale di 16 mesi per complicità in sequestro di persona. Il tribunale ha emesso un'espulsione dalla Svizzera per cinque anni.