Confermata in appello la condanna per un 49enne turco che uccise la donna a coltellate
ZURIGO - Il Tribunale cantonale di Zurigo ha confermato oggi in appello la condanna a 20 anni di reclusione, per l'accusa di assassinio, nei confronti di un 49enne turco che nell'ottobre 2021 uccise la moglie trentenne e madre dei suoi due figli con numerose coltellate a Zurigo-Altstetten.
I fatti risalgono al 13 ottobre di tre anni fa. L'uomo, che era stato rilasciato dal carcere appena tre settimane prima e dal quale la moglie aveva chiesto il divorzio, uccise la donna davanti all'ingresso della sua abitazione con dieci pugnalate.
Stando all'atto d'accusa, si conficcò in seguito il coltello nello stomaco e si allontanò. Circa mezz'ora più tardi si costituì in una stazione di polizia. Il coltello non fu mai ritrovato.
Nell'ottobre 2023, il Tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato l'uomo in prima istanza a 20 di detenzione e all'espulsione dalla Svizzera per 15 anni.
L'imputato ha impugnato la sentenza e il suo difensore ha chiesto davanti alla seconda istanza di ridurre la condanna a un massimo di cinque anni per omicidio passionale. Anche la procuratrice ha fatto appello per chiedere una condanna all'ergastolo. Secondo l'accusa, l'uomo non accettava che la moglie avesse chiesto il divorzio ed era arrivato davanti alla casa della donna con l'intenzione di ucciderla.
Durante il dibattimento il 49enne non ha negato di essere responsabile della morte della donna. Ha tuttavia affermato di aver visto la donna mentre passava per caso in auto e di aver avere avuto l'intenzione parlarle dei loro due figli. L'accusato sostiene inoltre di essere stato insultato e maltrattato verbalmente dalla donna, che lo avrebbe per prima ferito con un coltello. Da quel momento non si ricorderebbe di nulla.