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SVIZZERA«No al taglio dei fondi federali per l'asilo»

03.10.24 - 13:55
Lo ha detto la CDOS, ora al lavoro per ottenere un colloquio con Beat Jans
Archivio Ti Press
Fonte ats
«No al taglio dei fondi federali per l'asilo»
Lo ha detto la CDOS, ora al lavoro per ottenere un colloquio con Beat Jans

BERNA - La Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) si oppone alla proposta di riduzione dei fondi federali per l'asilo. A loro avviso, è difficile sviluppare una strategia globale con la Confederazione su questo tema, dato che la situazione è in continua evoluzione.

La Confederazione, i Cantoni e i Comuni hanno iniziato a lavorare sul piano d'azione per l'asilo solo di recente. L'obiettivo è quello di adattare al meglio il sistema svizzero alle fluttuazioni del numero di richiedenti asilo e di risolvere i problemi relativi alla loro sistemazione.

Il Comitato direttivo della CDOS sta quindi cercando un colloquio con il ministro responsabile, Beat Jans. Il motivo: la recente pubblicazione dei piani di risparmio della Confederazione, ha dichiarato la CDOS all'agenzia Keystone-ATS, confermando un articolo pubblicato dal Tages-Anzeiger.

Il programma di risparmio proposto è stato elaborato da un gruppo di esperti guidati dall'ex direttore dell'Amministrazione federale delle finanze, Serge Gaillard. Esso prevede di ridurre da 5 a 4 anni l'obbligo della Confederazione di indennizzare i Cantoni per i rifugiati riconosciuti. Berna spera di risparmiare almeno 300 milioni di franchi entro il 2028. Entro il 2030, i risparmi dovrebbero raggiungere almeno 500 milioni di franchi.

Due settimane fa, la Conferenza svizzera delle istituzioni di assistenza sociale ha espresso preoccupazione per questi risparmi a scapito dell'assistenza sociale e dell'integrazione dei rifugiati. Secondo la Confederazione, questi importi forfettari coprono tutte le prestazioni di assistenza sociale rimborsabili, compresi gli aiuti di emergenza.

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