Lo ha stabilito il Tribunale federale.
BERNA - Le perquisizioni corporali complete dei detenuti non devono essere vietate, lo ha stabilito il Tribunale federale (TF) respingendo il ricorso di un prigioniero del carcere di Thorberg (BE), il quale sosteneva che i suoi diritti fondamentali fossero stati violati.
In una sentenza pubblicata oggi, il TF ha confermato la decisione del Tribunale cantonale bernese secondo cui i controlli sistematici (come le perquisizioni corporali complete) dei detenuti dopo le visite sono necessari per motivi di sicurezza. In particolare, ha tenuto conto dello stretto contatto tra visitatori e detenuti, che possono, ad esempio, avere accesso agli stessi bagni. Dopo gli incontri il personale di Thorberg ha regolarmente trovato sostanze o oggetti proibiti.
I responsabili del carcere dovranno però assicurarsi che i detenuti sottoposti a perquisizione siano sufficientemente protetti dalla vista di altre persone durante i controlli e che questi non siano disturbati da persone non autorizzate, come aveva sottolineato anche il Tribunale cantonale bernese.