Il gigante dell'acciaio naviga in cattive acque da parecchio tempo
GARLAFINGEN - Nuovi pesanti tagli occupazionali in vista per Stahl Gerlafingen, gruppo di lunga tradizione attivo nel settore dell'acciaio che ha sede a Gerlafingen, nel canton Soletta: stando ai sindacati l'azienda ha annunciato 120 licenziamenti.
In un comunicato congiunto Unia, Syna e Società degli impiegati del commercio Svizzera oltre ad annunciare la cancellazione di impieghi chiedono alla Confederazione misure urgenti per assicurare i posti di lavoro e la produzione di acciaio di riciclaggio. «Allo stesso tempo, però, è necessario un chiaro impegno da parte del gruppo italiano Beltrame, in qualità di proprietario dell'azienda», si legge nella nota.
In primavera Stahl Gerlafingen aveva già operato una ristrutturazione che aveva portato alla revoca del rapporto di lavoro di circa 60 dipendenti e alla chiusura di una delle due linee di produzione.
Come noto l'impresa, le cui origini risalgono al 1803, soffre per le distorsioni alla concorrenza dovute alle sovvenzioni dell'Ue alle sue industrie del ramo dell'acciaio, nonché per gli elevati costi dell'energia.
Chiamato in causa, il Consiglio federale aveva escluso un aiuto. In settembre il Consiglio nazionale ha però approvato una mozione che chiede al governo di adottare misure immediate per salvare l'acciaieria, ritenuta di importanza sistemica. L'altra camera del parlamento, il Consiglio degli Stati, deve ancora esprimersi sul tema.