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SVIZZERAContrabbandavano oro per oltre 800 chili: due svizzeri a processo

07.11.24 - 11:13
I due imputati dovranno rispondere dell'accusa promossa dal Ministero pubblico della Confederazione di riciclaggio di denaro aggravato.
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Fonte Admin
Contrabbandavano oro per oltre 800 chili: due svizzeri a processo
I due imputati dovranno rispondere dell'accusa promossa dal Ministero pubblico della Confederazione di riciclaggio di denaro aggravato.

BERNA - Riciclaggio di denaro aggravato per aver spostato oltre frontiera decine di milioni di franchi e centinaia di quintali d'oro provenienti dal traffico internazionale di stupefacenti. È l'accusa promossa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) presso il Tribunale penale federale (TPF) contro due cittadini svizzeri di 56 e 63 anni.

Milioni di euro - Il MPC contesta ai due imputati, che sono rei confessi, di aver spostato oltrefrontiera, per un periodo di almeno quattro anni e come parte di una rete cospirativa internazionale, valori patrimoniali di provenienza criminale per un importo pari a 34 milioni di euro, un milione di franchi svizzeri e circa 830 chilogrammi di oro senza ottemperare agli obblighi di dichiarazione vigenti. Gli imputati hanno già ammesso le proprie responsabilità, l’accusa è quindi promossa con rito abbreviato.

L'arresto risale invece al giugno del 2023 nell’ambito di un’operazione congiunta con le autorità italiane. L’operazione è stata condotta nei confronti di una rete criminale che era coinvolta nel contrabbando di oro e altri beni di valore e in attività di riciclaggio di denaro. Nel complesso sono stati arrestati dieci presunti membri della rete.

L'accusa - Il MPC contesta ai due imputati di 56 e 63 anni di aver ricevuto tra la primavera 2019 e giugno 2023 in Italia, Olanda e Germania valori patrimoniali di provenienza criminale, in particolare sotto forma di contanti, da persone a loro sconosciute e di averli portati in Svizzera. Secondo l’accusa gli imputati trasportavano il denaro in nascondigli appositamente costruiti in veicoli. Principalmente in Italia scambiavano il denaro con oro che veniva in seguito portato in Svizzera senza apposita dichiarazione.

Secondo l’accusa era perlopiù il 63enne a effettuare questi viaggi su incarico del suo complice. Dopo una sosta presso le società del 56enne in Svizzera, i due imputati trasportavano nuovamente i valori patrimoniali oltrefrontiera, in aereo a Istanbul o Dubai oppure tramite auto e camion in Germania e in Turchia.

La provenienza del denaro - Secondo l’accusa del MPC i valori patrimoniali spostati oltrefrontiera provengono dal contrabbando internazionale organizzato di stupefacenti e dal traffico di stupefacenti in Europa su grande scala, «attività che i due imputati conoscevano o ritenevano quantomeno possibile e che hanno tollerato», si legge in un nota dell'MPC.

Con il contrabbando i due imputati hanno sottratto alla pretesa di confisca da parte dello Stato, o l’hanno resa più difficile, complessivamente contanti per un importo pari a circa 34 milioni di euro, un milione di franchi svizzeri e circa 830 chilogrammi di oro. Hanno ottenuto profitti per circa 500 000 franchi svizzeri e si sono resi colpevoli, secondo l’accusa, di riciclaggio di denaro aggravato.

Il 63enne è stato sottoposto a carcerazione preventiva dal suo arresto nel giugno 2023 all’inizio del novembre 2023, mentre il suo complice dal giugno 2023 alla fine del settembre 2024.

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