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SVIZZERA/SERBIAGesto dell'aquila: due svizzeri espulsi dalla Serbia

07.11.24 - 23:30
L'arresto sabato scorso. Oggi la decisione. La doppia aquila è considerata una provocazione per il Paese.
Imago
Gesto dell'aquila: due svizzeri espulsi dalla Serbia
L'arresto sabato scorso. Oggi la decisione. La doppia aquila è considerata una provocazione per il Paese.

BELGRADO - Sabato scorso due cittadini svizzeri sono stati arrestati a Belgrado dopo aver mostrato il gesto dell'aquila bicipite davanti al parlamento serbo, scattandosi anche una foto.

Dopo un processo rapido e l'ammissione di colpa, sono stati condannati per “incitamento all'odio” con una pena sospesa e non potranno più mettere piede sul suolo serbo per i prossimi dieci anni. Lo riferisce “Le Matin” citando la procura locale.

Provocazione per la Serbia - Uno degli uomini è stato condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale per «aver commesso il reato di incitamento all'odio e all'intolleranza nazionale, razziale e religiosa aiutando a fotografare l'altro imputato mentre compiva con le mani il gesto dell'aquila bicefala», come rileva la dichiarazione del pubblico ministero. Il secondo ha ricevuto una pena sospesa di un anno e il suo telefono è stato confiscato.

Il gesto dell’aquila bicefala, simbolo presente sulla bandiera albanese, è considerato una provocazione in Serbia, poiché è associato alla dottrina della “Grande Albania” e viene visto come un sostegno agli albanesi del Kosovo, la cui indipendenza non è mai stata riconosciuta da Belgrado.

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