L'MPC ha promosso l'accusa contro un serbo di 40 anni e due svizzeri di 22 e 42 anni per aver fatto detonare un bancomat a Hettlingen.
ZURIGO - Avevano tentato di sottrarre denaro da un bancomat a Hettlingen (ZH) nel 2022 tramite detonazione: il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) oggi ha promosso l'accusa contro un serbo di 40 anni e due svizzeri, rispettivamente di 22 e 42 anni. Quest'ultimo dovrà principalmente rispondere di atti di favoreggiamento.
In una nota odierna del MPC si legge che i primi due imputati avevano collocato presso lo sportello automatico e fatto detonare due cariche esplosive. Dato che la detonazione della seconda non è andata a buon fine, i due criminali non sono riusciti ad accedere al denaro. Ciononostante sono stati causati danni materiali per un valore di 50'000 franchi.
Il 40enne e il 22enne dovranno anzitutto rispondere del reato di danneggiamento aggravato. Visto che, stando al MPC, i due avevano usato «un ordigno artigianale altamente esplosivo e di manipolazione non sicura» gli imputati erano consapevoli che in questo modo avrebbero causato lesioni potenzialmente gravi a persone e danni materiali potenzialmente ingenti. I due sono anche accusati di tentato furto qualificato, tentata violazione di domicilio e uso delittuoso di materie esplosive e gas velenosi, nonché altri reati.
Nei confronti del terzo imputato la principale accusa mossa è quella di ripetuto favoreggiamento: stando alle informazioni raccolte, aveva infatti ospitato il cittadino serbo la stessa notte in cui è avvenuto l'attacco al bancomat e, oltre a questo, aveva spostato uno zaino contenente armi e un barattolo di cocaina affinché gli inquirenti non lo trovassero. In relazione a quest'ultimo punto, il 42enne (così come gli altri due uomini) è stato accusato di aver violato la legge sulle armi e quella sugli stupefacenti.