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Pioggia congelante: caos allo scalo di Zurigo Voli cancellati e ritardi, ma anche strade ghiacciate e pericolo di valanghe. Ecco cosa è successo a nord delle Alpi.
ZURIGO - Neve e gelo hanno causato, durante la scorsa notte, non pochi grattacapi a nord delle Alpi. Particolarmente colpito l’aeroporto di Zurigo dove si sono registrati molti disagi. «Mancava l'elettricità e non c’era nessun autobus disponibile per portarci dalla pista all’interno dell’aeroporto», ha spiegato a 20Minuten un viaggiatore sfortunato atterrato la scorsa notte da Malta e rimasto bloccato per ore sul velivolo.
BRK News ha confermato che tutti gli spazzaneve dello scalo zurighese hanno lavorato senza sosta tutta la notte per pulire la pista di atterraggio ed evitare ulteriori ritardi. Nonostante gli sforzi sono stati cancellati 43 voli. Anche nel canton Turgovia le forti nevicate unite all'improvviso aumento delle temperature hanno trasformato le strade in piste di ghiaccio compromettendo il trasporto pubblico.
La neve e la pioggia ghiacciata (causata proprio dall'aumento delle temperature) hanno causato strade scivolose e condizioni caotiche anche in altri cantoni svizzeri. MeteoSvizzera aveva lanciato un allarme di livello tre (su quattro) ieri sera, nel quale si raccomandava di evitare viaggi inutili.
L'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera) aveva scritto venerdì su X che prevedeva strade gelate dalle 21.00 circa fino alla mattina seguente e mette in guardia dal rischio di slittamento e di strade ghiacciate. Segnala inoltre possibili intralci al traffico stradale e aereo.
La pioggia congelante è un fenomeno raro che capita quando temperature sotto zero precedono un forte vento caldo. Sono due i fattori che contribuiscono. «Uno strato d'aria a medie altitudini con temperature positive ben superiori a 0 gradi, in cui le precipitazioni solide fondono. Questa zona è solitamente compresa tra circa 800 e 1600 metri di quota». Questo unito a «un lago di aria fredda alla base, in cui le gocce di pioggia che cadono si raffreddano di nuovo e congelano immediatamente quando entrano in contatto con la superficie fredda del terreno», si legge sul blog di MeteoSvizzera.
